Strade sbriciolate e detriti: "Viale del Risorgimento, caso simbolo"

L'affondo del presidente dell'Automobile Club, Franco Pardini

Viale del Risorgimento

Viale del Risorgimento

Livorno, 23 settembre 2016 - Strade groviera, scende in campo l'Automobile Club. "Nonostante si assista ad alcune operazioni di rifacimento in corso d’essere in alcune aree di Livorno (ad esempio, quelle interessate dai tanto discussi cantieri compresi tra piazza Giovine Italia e piazza del Pamiglione), le condizioni dell’asfalto lungo molti tratti urbani restano pessime - dice il presidente, Franco Pardini - Un caso esemplare. Sono decine le strade che avrebbero bisogno di un restyling. Potremmo citare molti angoli della città ma, in questo caso, prendiamo come modello esemplare lo stato di estrema incuria e rovina in cui versa un’arteria viaria di estrema importanza qual è viale del Risorgimento, questo malgrado le numerose e ripetute segnalazioni fornite all’amministrazione e alle forze dell’ordine da parte dei residenti esasperati. In particolare, all’altezza del civico 106 -120, vi sono tutt’ora dei detriti di asfalto che vagano pericolosamente alla deriva sul manto stradale, mossi dallo spostamento d’aria e dagli urti provocati dal continuo passaggio dei mezzi".

"Questi detriti rappresentano non soltanto una potenziale minaccia bensì un vero e proprio ostacolo per i veicoli in circolazione - prosegue Pardini - Veri e propri oggetti contundenti che mettono quotidianamente a repentaglio l’incolumità dei pedoni che si trovano a transitare lungo il marciapiede contiguo, oltre che la sicurezza per la carrozzeria di auto e scooter lasciate in sosta nelle vicinanze. Serve un programma. Quello citato è solo uno dei tanti ‘spot’ sensibili in una mappa delle emergenze facilmente estensibile a buona parte della città. Ciò che serve è un piano dettagliato e pianificato di programmazione e manutenzione dei lavori posti in essere. La situazione attuale continua quotidianamente a mettere a repentaglio la sicurezza di tanti automobilisti, centauri, ciclisti e persino pedoni, in giro per la città dei Quattro Mori".

Sono tanti i disagi che i cittadini si trovano a dover affrontare e "nei casi più fortunati ci si può rimettere ‘soltanto’ un pneumatico, la forca delle ruote dello scooter o le sospensioni - conclude il presidente dell'Automobile Club - Nei casi più seri,il rischio è quello di procurarsi lesioni anche gravi. Ricordiamo che l’articolo 208 del Codice della Strada, intitolato ‘Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie’, stabilisce al comma 4 che una quota dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal Codice siano destinati “a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, dimessa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente”.