Un centro antifumo a portata di app. Cercansi cavie per testare Drop2Smoke

Invenzione made in Livorno per vincere la dipendenza dal tabacco

Fabio Leonardi e Gerry Grassi  del centro cecinese Tib e Antonio Laudazi di Marte5 Servizi digitali

Fabio Leonardi e Gerry Grassi del centro cecinese Tib e Antonio Laudazi di Marte5 Servizi digitali

Livorno, 22 gennaio 2017 - Hanno progettato un’applicazione che aiuta a smettere di fumare, ora cercano fumatori per testarla. Requisiti? Che intendano davvero fumare meno e che abbiano un I-phone. Drop2Smoke è il progetto nato dall’unione di un centro psicologico che utilizza terapie innovative e Marte5, agenzia di servizi digitali: sono Fabio Leonardi e Gerry Grassi (presente lo psicoterapeuta di ‘Matrimonio a prima vista’?) del centro cecinese Tib e Antonio Laudazi, della società nata in seno al polo tecnologico della Magona e ora ‘cresciuta’. Un’applicazione per smettere di fumare? Probabilmente non sarà la prima. Ma la novità sta nell’approccio psicologico che ne è alla base.

"Lo scopo – spiega Laudazi – non è tanto far smettere di fumare ma riuscire a diminuire il consumo, che è un risultato ben più alla portata". Tra i tre ‘padri’ del progetto ci sono un fumatore che non vuole smettere, uno che non ha mai fumato e uno che da tempo ha limitato le sigarette ad appena 1-2 al giorno. "L’idea non è nata per risolvere un nostro problema, si tratta di uno dei nostri tanti progetti che puntano a fare ricerca, a capire come portare sul web un approccio psicologico. Tant’è che l’app non è sul mercato ed è totalmente autofinanziata; potrebbe funzionare o meno, è a tutti gli effetti un esperimento"

. L’applicazione per ora, come detto, è stata sviluppata solo per Iphone, chi usa dispositivi Android dovrà attendere. Ma come funziona? "Si tratta di un avatar, intelligenza artificiale, e il cellulare permette di averlo sempre in tasca. Chiede solamente di fargli sapere quando ti accendi una sigaretta. Inizialmente si limita a registrare poi comincia a chiederti delle cose: se hai provato davvero piacere a fumare quella sigaretta e quanto, ad esempio, e magari ti spinge anche a fumare controvoglia. L’obiettivo è portare il fumatore a ridurre il numero di sigarette a quelle che gli danno davvero piacere, e non possono essere venti al giorno, ma appena 3-4".

L’esperimento riuscirà se i volontari passeranno da fumare 1 o 2 pacchetti a non più di 7-6 sigarette accese al giorno. Limitare i danni, primo passo per poi smettere definitivamente.

Per il momento c’è già un gruppo di volontari, e la maggior parte non a caso sono donne, "l’uomo è più scettico", ma restano dei posti da coprire. Requisiti? Avere un i-phone, essere fumatori e voler davvero smettere, ed essere disponibili a frequentare gli incontri a Livorno per il monitoraggio dell’esperimento, massimo cinque nell’arco di un paio di mesi. Per candidarsi a fare la cavia è sufficiente scrivere una mail a [email protected]