Parapiglia davanti al Comune tra forze dell'ordine e sfrattati

Attimi di tensione per un gazebo

Attimi di tensione tra forze dell'ordine e sfrattati per un gazebo

Attimi di tensione tra forze dell'ordine e sfrattati per un gazebo

Livorno, 21 settembre 2016 – Si è rischiato lo scontro questa mattina davanti al Comune di Livorno quando alcuni membri del comitato «Diritto ad Abitare» e del sindacato Asia Usb hanno provato a respingere dalla piazza le forze dell'ordine che volevano smantellare il gazebo che era stato montato per il sit-in di protesta contra l'emergenza abitativa.

Stanotte, infatti, davanti a Palazzo Civico alcuni sfrattati hanno dormito sotto le stelle portandosi materassi e sacchi a pelo. Il parapiglia si è concluso solo quando dal Comune sono usciti la vicesindaco Stella Sorgente e l'assessore Giuseppe Vece.

«Spero che vadano via al più presto da qui – ha detto la Sorgente – e che si trovi presto una sistemazione. C'è stato un presidio e diverse persone hanno stazionato qui per protestare contro la loro situazione abitativa. Domani, giovedì 22 settembre alle 17 il sindaco Nogarin incontrerà il prefetto in prefettura per chiedergli di rimandare gli sfratti ancora di qualche mese. L'assessore Vece, dal canto nostro, si sta impegnando per trovare dei fondi da mettere nel bilancio per mettere fine a questa emergenza».

Ma sarà molto difficile perché l'anno sta per finire e il bilancio 2016 è praticamente chiuso. In piazza sono scese tantissime persone, molti gli occupanti, tanti quelli che rischiano lo sfratto. Tutti i protestanti, comunque, se la sono presa soprattutto con l'assessore Ina Dhimjini. «Questa amministrazione non ha un piano per la casa e ci sono prospettive per avviarlo. Qualcuno dal comune – ha detto Fabio Caso, di Diritto ad Abitare – deve mettersi al tavolo con chi le mani se le sporca davvero e con chi questo dramma lo vive tutti i giorni. La Dhimjini in questi due anni e mezzo non ha fatto niente e non è mai uscita dal suo ufficio. E dunque non sa che ci sono 12 bambini che vivono all'Atl, come occupanti insieme alle loro famiglie, e che a scuola non possono usufruire della mensa perché non hanno una residenza. Ci sono circa 400 persone, solo del nostro comitato, che sono costrette a occupare. E da oggi a dicembre sono previsti altri 80 sfratti. Dobbiamo fermare questa situazione. Ma per cambiare la rotta sull'emergenza abitativa, serve cambiare l'assessore».