"Gioco scaccia gioco", boom di richieste nelle scuole

Il progetto contro la ludopatia riparte a novembre. Ora iniziano i corsi di formazione per gli insegnanti

La festa in Terrazza con i bambini. Nella foto il maestro Andrea Raiano

La festa in Terrazza con i bambini. Nella foto il maestro Andrea Raiano

Livorno, 30 settembre 2016 - La sfida alla ludopatia si combatte a colpi di pedine, con calma e concentrazione. Riparte il progetto «Gioco scaccia gioco», con il patrocinio del Comune, che sta già incassando un vero e proprio boom di richieste. Si parla, al momento, di una trentina di classi, per ora solo elementari. In partenza c’è anche un altro progetto educativo, in collaborazione con i Salesiani, dedicato alle dipendenze. Si tratta di un progetto ministeriale, che è stato aggiudicato da una classe delle Brin, che si chiama «La scuola al centro». «In questo caso – spiega il maestro Andrea Raiano – offriremo la nostra esperienza di “Gioco scaccia gioco” nel pomeriggio. Un modo per far diventare la scuola una sorta di «palestra» che si apre ai ragazzi in un orario insolito». In pratica, il progetto di successo «Gioco scaccia gioco» che lo scorso anno incassò il placet anche di Andrea Bocelli – quest’anno il sogno è farlo presenziare alla grande festa di chiusura in giugno sulla Terrazza Mascagni– partirà intorno al 17 ottobre, per tre giorni saranno predisposti i corsi di formazione per gli insegnanti.   «Verificato il numero di professori disponibili – prosegue Raiano – e controllata con il Comune la compatibilità la quantità delle richieste con i fondi, si potrà varare il progetto probabilmente a novembre». Per questa nuova e seconda edizione c’è anche una novità, dal momento che sarà organizzato un laboratorio di 40 ore extra scolastico specialmente dedicato all’integrazione per bambini con bisogni educativi speciali, che tanta soddisfazione ed entusiasmo hanno manifestato lo scorso anno. «Come ci hanno raccontato alcuni insegnanti, il progetto ha dato i frutti sperati – conclude il maestro Raiano – I ragazzi hanno raccontato di aver giocato a scacchi e dama in famiglia, ricreando quell’atmosfera di socialità che combatte i disagi e la solitudine. Per non parlare dell’importante interazione tra età e generazioni, nonni-nipoti». Le scuole che hanno fatto richiesta: Brin, Natali, Dal Borro, Benci, Collodi, Fattori, Maria Ausiliatrice, Lambruschini, Rodari. Inoltre il 7 dicembre a Firenze, ippodromo delle Cascine, nell’ottica di «esportare» questo progetto di successo, ci sarà l’esibizione di Michele Borghetti: si giocherà su 50 scacchiere e damiere con i bambini delle scuole fiorentine per l’evento «La Toscana dei consumatori».