Il turista in vacanza diventa un’icona. «Le foto come esperimento sociale»

Giacomo Favilla e Aimone Bonucci studiano pose e atteggiamenti

Giacomo Favilla e Aimone Bonucci

Giacomo Favilla e Aimone Bonucci

Livorno, 25 ottobre 2016 - Pose improbabili, ammicchi e una fioritura di «bastoni per selfie». Ma anche una smisurata voglia di fare gruppo, con il naso rivolto verso l’alto davanti ai monumenti toscani, italiani e del mondo. «Sì, perché quando siamo in vacanza l’attitudine alla compagnia e alla socialità aumentano nei luoghi “naturali” di aggregazione come piazze e centri storici – spiega il fotografo e videomaker livornese Giacomo Favilla, 32 anni– Il progetto “Turistica” si propone di raccontate gesti, atteggiamenti e reazioni di chi quotidianamente imbraccia una valigia e va alla scoperta del mondo». Insieme all’amico e collega Aimone Bonucci, pubblicitario classe 1985, è nata l’idea di aprire una pagina Facebook – che è quasi un blog, con aggiornamenti quotidiani – e un sito internet che ne fa una sintesi. In poco più di una settimana di vita, la pagina ha raggiunto quasi 500 contatti: ogni fotografia è «raccontata» da una didascalia in italiano e una in inglese.

«Turistica è il mezzo di trasporto per viaggiare insieme, intorno e a fianco dei turisti – racconta Bonucci – Abbiamo avvicinato anche camerieri, negozianti, insomma gli attori di quel mondo che ogni giorno con i turisti si relaziona. Per ogni scatto ci avviciniamo alla persona fotografata per presentare il nostro progetto. L’obiettivo è doppio: una mostra intermedia probabilmente intorno a Natale, da fare qui a Livorno, per far conoscere il portale e il progetto. Poi, a un anno dall’avvio di questo esperimento che è anche sociale, il progetto diventerà una pubblicazione. Una foto al giorno o forse una a settimana in un libro per raccontare un anno di viaggi attraverso pose e moìne di chi i viaggi li ha fatti davvero». Questo progetto corre parallelamente alle vite professionali dei due ragazzi che, per i rispettivi ambiti lavorativi, si sono sempre trovati a lavorare con le fotografie ma su commissione.

«Questo portale è anche l’occasione per mettere in pratica una passione, per fare quello che ci piace secondo il nostro gusto – precisa Favilla – Raccontiamo questi moderni luoghi di aggregazione dove le barriere cadono, dove si è tutti rilassati e dove appare il viaggiatore “solitario” giapponese, da 20 anni vive a Londra e che tutti gli anni torna in piazza dei Miracoli a Pisa. O il turista che scappa dal chiasso della comitiva e si rifugia in un bar vicino alla Torre pendente. O ancora il venditore di cianfrusaglie al mercatino delle pulci di Canton, Texas, che ogni mese raccoglie 300mila turisti». Insomma, uno studio sul prototipo del viaggiatore – che non esiste – Attraverso una serie di fortunate coincidenze che mettono davanti all’obiettivo il “tipo” giusto, la posa e il contorno perfetto con un pizzico di ironia. «Noi non usciamo per andare a scattare – conclude Favilla – Ci capita e basta. E se non capita, meglio nulla».

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