Piombino: "Bene le rassicurazioni di Rebrab, ora apra subito i cantieri"

Aferpi, i sindacati chiedono atti concreti per la riconversione delle Acciaierie di Piombino

Attesa per i nuovi impianti alle Acciaierie di Piombino

Attesa per i nuovi impianti alle Acciaierie di Piombino

Piombino (Livorno), 15 gennaio 2017 - "Non bisogna vanificare il lavoro fatto fino ad oggi". Luciano Gabrielli, Fiom Cgil, l’ex segretario che ha seguito fin dall’inizio la vertenza ex Lucchini e che continua a seguire la vicenda Aferpi, ne è certo, "adesso è il momento di stringere. Bisogna partire con gli smantellamenti per dare un po’ di respiro ai lavoratori Aferpi e a quelli dell’indotto".

E ancora – anche in virtù delle ultime dichiarazioni del presidente CevitalIssad Rebrab: "Il ministro Carlo Calenda dovrebbe dire al presidente Rebrab di presentare subito il piano dell’area fusoria. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti e iniziare con i lavori già dal 1° marzo. Quindi i lavori sul forno elettrico e il treno rotaie devono partire subito".

E la questione degli smantellamenti è altrettanto chiara. "Per fare l’agroalimentare devono essere liberate le aree, ecco perché è obbligatorio iniziare gli smantellamenti dei vecchi impianti. Darebbero lavoro anche alle aziende dell’indotto, i lavoratori già da febbraio hanno in scadenza Naspi e mobilità. E se per questi lavoratori è auspicabile l’allungamento degli ammortizzatori sociali, sarebbe certo meglio il lavoro".

E sul futuro del progetto Aferpi Gabrielli risponde che "finché esiste anche una sola possibilità bisogna andare avanti, altre soluzioni sarebbero disastrose".

Preoccupato della situazione è anche il segretario della Fiom David Romagnani che durate l’assemblea generale ha ricordato che "le aspettative che si erano create sul territorio di Piombino tardano a concretizzarsi, questo crea disagio. Abbiamo chiesto un incontro al ministro per potere avere risposte sulla continuità, risposte su come stringere sul piano industriale, che deve realizzarsi per intero, e la siderurgia è la chiave di accesso. Oggi la fabbrica è sostanzialmente ferma e non è pensabile mettere a repentaglio strumenti per i quali abbiamo lottato con le unghie e con i denti. Chiediamo che la convocazione giunga entro il 20 gennaio data in cui i sindacati metalmeccanici unitariamente organizzano un’iniziativa ai cancelli di Aferpi".

m. p.