Parodie che passione: un comico livornese mette in scena quella di Bello Figo

Nico Pelosini alla conquista di Youtube

Nico Pelosini

Nico Pelosini

Rosignano, 24 febbraio 2017 - Tempi di parodie e di sfotto’ sui social. Con parodie che partono dai personaggi della politica, della società civile e dello spettacolo. Ha iniziato il comico livornese Leonardo Fiaschi, con la sua "Occidentali's mamma", parodia del successo sanremese "Occidentalit's Karma" di Francesco Gabbani. Adesso tocca a un altro comico livornese, Nico Pelosini, che si è messo nei panni del rapper Bello Figo, ormai noto alla cronaca per il suo brano “Io non pago affitto” che ha scatenato una battaglia mediatica fatta a colpi di offese, tribune politiche, interrogazioni parlamentari e concerti poi saltati.

Perché hai deciso di fare la parodia a "No pago affitto" di Bello Figo, che a sua volta è la parodia dell'extracomunitario in Italia?

"Volevo far vedere l'altro lato della medaglia, inventandomi il personaggio di 'Un Ber Maschione', il povero cristo che viene sfrattato e che ha perso il lavoro. Se la prende con gli immigrati come se il problema fosse solo quello e non un sistema che ha fallito. Allo stesso tempo, non demorde e cerca di reinventarsi in qualche modo per tirare avanti. In Bello Figo riconosce l'ironia e la satira. Ma anche con queste attenuanti gli resta comunque antipatico per i suoi atteggiamenti strafottenti".

Dopo il brano di Bello Figo e le reazioni sui media molti concerti del rapper sono saltati. Che ne pensi di questo atteggiamento ostruzionistico da parte di alcuni politici e opinion leader?

"L'ostruzionismo nei confronti di Bello Figo è figlio di unmomento sociale difficile. L'italiano medio pensa con la pancia. E così saltano i concerti. Bello Figo è ormai un personaggio e il lunario lo sbarca lui. I politici invece cavalcano la tigre per mantenere la loro poltrona".

Bello Figo è un fenomeno di costume ed emblema della stereotipizzazione di certi comportamenti degli extracomunitari data proprio da chi li osteggia. E' giusto secondo te censurare la satira politica?

"La satira non va mai censurata. Può piacere o no, può sicuramente essere criticata ma mai censurata. Altrimenti torniamo indietro di 100 anni. E siamo già su questa strada". 

Sei un comico ed attore che si è fatto conoscere sia in tv che sul web con le sue parodie. Quali altri personaggi dell'attualità ti piacere rappresentare e perché?

"Il primo è stato il gladiatore disoccupato. Che diventa, suo malgrado, cabarettista e racconta le vicende dei primi due comici della storia: Prepuzio e Fellazio. E’ un povero cristo, un personaggio amaro sbattuto in un mondo che non conosce. Cerca di enfatizzare quello che dice, ma sotto sotto, preferirebbe tornare nell'arena. Poi ho fatto la parodia di Adam Kadmon, l'uomo mascherato e di nero vestito della trasmissione "Mistero", che ho portato anche a Milano dove ho avuto l'onore di proporlo con due spalle d'eccezione: Ale e Franz. Infine ho parodiato il Rocco Siffredi della famosa pubblicità delle patatine nella trasmissione "Avanti un altro!" Di Bonolis, grazie ad una mia vaga somiglianza col noto attore".