"Non sono accettabili tentativi di censura con richieste di risarcimento danni irreali"

L'intervento di Monia Neri, presidente del comitato “Insieme per Guardistallo” al quale tre rappresentati locali del Pd hanno chiesto un indennizzo di 40mila euro per via di una vignetta satirica

I membri del Comitato riuniti e, nel riquadro, la vignetta "della discordia"

I membri del Comitato riuniti e, nel riquadro, la vignetta "della discordia"

Guardistallo (Pisa), 24 marzo 2017 - “No a censure di qualsiasi tipo, sì alla libertà di pensiero, di critica e di satira nel rispetto delle persone e sì anche al diritto di essere informati sui fatti che coinvolgono la comunità”. Questo in sintesi è quanto emerso nell'affollata assemblea dei soci del comitato “Insieme per Guardistallo” che per l'occasione era aperta a tutta la cittadinanza con argomento all'ordine del giorno la querela per diffamazione con richiesta di risarcimento danni per oltre 40mila euro presentata tre rappresentanti del Pd locale – Giuseppe Agostini, Rita Pampana e Mauro Gruppelli – dopo la diffusione di un volantino nel quale era stampata una vignetta satirica realizzata dal Comitato. La “caricatura” incriminata era nata dopo un’accesa assemblea  che aveva visto battibeccare l'attuale sindaco Ceccarelli con l'ex sindaco Agostini sulla presenza della cava di Montermoli nel piano cave approvato dalla Provincia anni fa.

“Nell'assemblea – spiega Monia Neri, presidente del comitato “Insieme per Guardistallo” – è stato fatto il punto della situazione approfondendo la vicenda sia dal punto giuridico che da quello politico e sociale. E’ emerso chiaramente come il volantino nato a carnevale sia non solo satirico ma abbia anche raggiunto la finalità di incuriosire i cittadini e stimolare il dibattito tra tutte le parti in causa tanto che al successivo consiglio comunale è stato approvato all'unanimità un documento che si esprime contro la cava difendendo attivamente il nostro territorio, cosa che in passato non era stato fatto”. Durante l’incontro è emerso il profondo fastidio di molti cittadini per un ricorso alla magistratura definito “privo di fondamento” e percepito come “totalmente fuori luogo”, inoltre è stato sottolineato come “sia fondamentale per il buon funzionamento della democrazia” la presenza di chi esprime opinioni diverse e stimoli il dibattito. Motivo per il quale “non sono accettabili tentativi di censura con richieste di risarcimenti danni irreali e finalizzate solo a spaventare i cittadini”.

L'assemblea ha infine espresso all'unanimità la totale approvazione per l'operato del suo direttivo e ha invitato tutti a proseguire con impegno il percorso intrapreso di stimolare e informare i cittadini delle vicende politiche della comunità senza curarsi di chi non accetta che lo spazio politico sia di tutti e non solo di una parte.