Si accascia e muore all’alba in strada. Choc per la fine del giovane pianista

Alberto Granucci, 32 anni, usciva da un locale in via Goldoni

Per il giovane Alberto non c’è stato niente da fare, inutili  le manovre rianimatorie messe in atto dai sanitari per strada

Per il giovane Alberto non c’è stato niente da fare, inutili le manovre rianimatorie messe in atto dai sanitari per strada

Livorno, 20 marzo 2017 - Alba tragica ieri. Erano passate da poco le 5 quando si è consumata una tragedia in via Goldoni in un locale che era ancora aperto: al suo interno c’erano tre giovani uno dei quali, Alberto Granucci di 32 anni, ha accusato un malore ed è stramazzato al suolo. Subito è partita la richiesta di aiuto al 118 che ha inviato un’ambulanza della Misericordia con medico a bordo che a lungo ha tentato di rianimare Alberto. Ma non è servito a nulla perché è morto sotto lo sguardo attonito degli amici che avevano trascorso la serata e parte della nottata con lui senza presagire nulla. Fino al drammatico epilogo tutto era andato bene. Sul posto sono accorsi anche gli agenti delle volanti. Il magistrato di turno, dopo i primi rilievi sul corpo che ha effettuato il medico legale, ha quindi disposto di far eseguire l’autopsia sul corpo di Alberto per risalire alle cause del decesso. Sono stati gli agenti a dare la terribile notizia alla madre.

GRANDE emozione e cordoglio ha suscitato in città la scomparsa prematura di Alberto Granucci, molto conosciuto negli ambienti musicali perché oltre che fondatore dell’agenzia «Noveottavi», casa di produzione e promozione musicale alla ricerca sempre di talenti musicali livornesi, era anche molto attivo per l’associazione Aeroc. Per questa associazione infatti insegnava pianoforte. Aeroc è nata nel novembre 1998 da un’idea di Pio Gianelli che ne è tutt’ora il presidente ed ha la sede nel popolare rione di Corea dove si prefigge l’obiettivo di svolgere attività culturale e di socializzazione per la popolazione e i giovani di questo quartiere della periferia nord. Cordoglio e dolore per la morte di Alberto esprimono i suoi associati e il fondatore Pio Gianelli.

INTANTO gli amici più stretti e vicini ad Alberto Granucci si stanno mobilitando per aiutare la sua famiglia e lo stanno facendo proprio attraverso l’associazione Aeroc di via La Pira 11 a Corea. Chi volesse aderire a questa iniziativa può fare una donazione che l’associazione girerà poi alla famiglia. Alberto Granucci infine era anche molto attivo nel mondo internet come web master alla Damak. E grazie alla rete aveva fatto conoscere la sua attività di musicista e maestro di piano. E le sue doti di talent scout. Era inoltre social media marketing manager per la Freelanc.