Montano, a febbraio arriva Olimpia. "La mia carriera? Ci vediamo a Tokyo 2020"

In posa con la sua Olga negli scatti di "Chi" si racconta e parla del futuro e delle prossime Olimpiadi

Montano con la moglie Olga nello scatto di "Chi"

Montano con la moglie Olga nello scatto di "Chi"

Livorno, 18 ottobre 2016 - "Il vero matrimonio, quello dolce ed emozionante lo celebreremo il prossimo anno. Per ora avevamo voglia di sigillare il nostro rapporto in nome dell'amore e in nome della bambina che avremo. Così Olga e io ci siamo sposati in gran segreto, o almeno così credevamo, lo scorso agosto in Siberia. Eravamo solo noi due". Così Aldo Montano, leggenda della scherma italiana, racconta a Chi il suo matrimonio con la giovanissima velocista russa Olga Plachina. La coppia posa per la prima volta in esclusiva per il settimanale diretto da Alfonso Signorini per annunciare l'arrivo della loro prima figlia: una femminuccia che nascerà a febbraio. "La chiameremo Olimpia - spiega Montano - Un nome che racchiude tutta la mia vita e la vita e la carriera di mio padre e di mio nonno. Tutta la mia famiglia gira intorno a quel nome che ricorda le Olimpiadi. Anche mia moglie è contenta. Solo mia nonna ci rimarrà male. Avrebbe voluto che nostra figlia si chiamasse Paola, come lei. Per fortuna dalla Russia non sono ancora arrivate pressioni per nomi strani Un matrimonio e una paternità bruciati in tutta velocità per quello che è stato a lungo lo scapolo d'oro livornese Aldo Montano con flirt celebri come Manuela Arcuri e Antonella Mosetti. "In realtà non trovavo la forza di fare il grande passo", spiega Montano a Chi. "E Olga - aggiunge - che è una donna di carattere, ha preso la situazione in mano. Mi ha bloccato ovunque, sui social e sul telefonino e poi è sparita. Ho passato due mesi d'inferno. Quando l'ho rivista non me la sono fatta scappare". Montano, dopo le delusioni raccolte alle ultime Olimpiadi di Rio sembrava a un passo dal ritiro. Invece a Chi annuncia: "Montano non molla, anzi rilancia. Ci vediamo a Tokyo nel 2020. Quando guardo in campo Francesco Totti, o Valentino Rossi sulle piste, che sono quasi miei coetanei, mi viene voglia solo di lottare, altro che ritirarmi".