Ilva e Luigi uniti anche nella morte. Lui muore, la moglie spira dopo tre ore

Il dramma dei Formichi: avevano 86 e 92 anni, erano insieme dal ’45

I coniugi Formichi

I coniugi Formichi

Rosignano (Livorno) 22 settembre 2016 - Hanno condiviso davvero tutto per oltre 71 anni e insieme se ne sono andati. Commozione, malinconia e volti rigati dalle lacrime ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Croce a Rosignano dove tantissime persone si sono ritrovate per dare l’ultimo saluto a Luigi «Piero» Formichi e a Ilva Castellini, venuti a mancare entrambi nella mattinata di martedì.

I due coniugi si sono spenti per cause naturali a circa tre ore di distanza l’uno dall’altra, come se avessero deciso inconsciamente di restare uniti anche dopo la vita terrena. Luigi, da tutti a Rosignano conosciuto col nomignolo di Piero, aveva 92 anni e da tempo era affetto da un male incurabile, mentre la moglie Ilva di anni ne aveva 86 e a quanto si apprende godeva al contrario di buona salute. Il nostro concittadino da tempo era ricoverato all’ospedale di Cecina ma da alcuni giorni era stato trasferito nuovamente tra le mura della propria abitazione per trascorrere nella serenità dell’ambiente familiare gli ultimi giorni di vita.

Da anni combatteva con coraggio e dignità contro una malattia subdola e inguaribile ma nel primo mattino di martedì è spirato lasciando nello sconforto la moglie e i due figli. Un dolore che evidentemente si è rivelato troppo grande da sostenere per la consorte Ilva che circa tre ore più tardi è stata colta da un malore cardiaco mentre si trovava al capezzale del marito. Il destino ha infatti voluto che la donna spirasse nello stesso tragico giorno, dopo aver trascorso un’intera vita insieme al suo amato Piero. 

I due si erano fidanzati nel lontano 1945 e otto anni dopo erano convolati a nozze per poi dare alla luce i figli Andrea e Cristina. Una famiglia conosciutissima e molto apprezzata da tutta la comunità di Rosignano. La signora Ilva era casalinga ed era definita proprio dal marito «la colonna portante della famiglia», mentre Luigi, o meglio Piero, era stato per molti anni un dipendente della Solvay in qualità di tornitore fino a quando, all’inizio degli Anni Sessanta, decise di fondare in alcuni locali in via Guerrazzi l’azienda OMP (Officina Meccanica di Precisione), una realtà imprenditoriale che negli Anni Ottanta fu poi trasferita nella zona industriale delle Morelline e che tutt’ora rappresenta una delle eccellenze economiche del nostro territorio, una vera e propria holding ramificata in più settori e con centinaia di dipendenti. I due coniugi sono quindi rimasti uniti fino alla morte, che se li è portati via insieme, quasi obbedendo alla loro scelta di vita.

Lasciando però nello sconforto tutti i familiari e gli amici. La testimonianza diretta si è avuta ieri pomeriggio nel giorno del ricordo e del dolore. Immenso. Con la chiesa di Santa Croce che non è riuscita a contenere tutti i presenti. Consapevoli tuttavia che entrambi ora riposeranno insieme e serenamente.