"Le tariffe di Scapigliato sono più alte del 52% rispetto alla media nazionale"

Rosignano: la dura presa di posizione dei consiglieri comunali 5Stelle che contestano le scelte e chiedono risposte

La discarica di Scapigliato

La discarica di Scapigliato

Rosignano (Livorno), 19 aprile 2017 - “Dalla verifica del piano di sviluppo relativo al Polo Impiantistico di Scapigliato fatta nella Commissione garanzia e controllo  del 21 marzo emerge chiaramente che nonostante un investimento che supera 92 milioni di euro in 15 anni la discarica continuerà ad essere una discarica senza alcun vantaggio effettivo per i cittadini, né per una diversa gestione della raccolta rifiuti”. Così intervengono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Rosignano, Francesco Serretti, Elisa Becherini e Mario Settino, che poi proseguono sottolineando che “si passerà dalle attuali 430mila tonnellate annue, di cui l'80% rifiuti speciali non pericolosi e il 20% di derivazione urbana, a 460mila tonnellate almeno fino al 2031, consentendo lo smaltimento di ulteriori 6 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi. Non è prevista nessuna riduzione di conferimento di rifiuti. Sono previste inoltre 90mila tonnellate di Forsu (Frazione organica rifiuti soli urbani, ndr) da destinare al biodigestore anaerobico, che ci costerà ben 35 milioni di euro. Tutto questo, quando sarebbe invece possibile realizzare un impianto di compostaggio dedicato solo al nostro territorio, con investimenti molto inferiori ed inoltre, in base alla normativa, attivare un sistema di compostaggio di comunità che permetterebbe di ridurre in maniera significativa la produzione di scarti organici. A Rosignano si spenderanno 92 milioni di euro per ampliare la discarica di Scapigliato e accumulare altri 6.000.000 di tonnellate di rifiuti”.

I pentastellati puntano poi il dito facendo riferimento ai costi per la cittadinanza: “I cassonetti resteranno ancora per le strade, la selezione dell'indifferenziato avverrà all'interno di Scapigliato, ma non s’intravede nessuna prospettiva che possa far immaginare una riduzione dei rifiuti e nemmeno una diversa modalità di raccolta con un sistema “porta a porta. La Raccolta Differenziata a Rosignano è ancora intorno al 40% pur avendo sul territorio una discarica dal 1982 . Non è prevista neanche una riduzione della tariffa che i 32mila abitanti del nostro Comune pagano, con un costo medio pro-capite pari a circa 256 euro all’anno, contro la media nazionale di 168. Quindi una tariffa superiore alla media italiana del 52%! Nonostante un investimento così elevato nessuna prospettiva di riduzione, il servizio fornito nel nostro territorio può essere serenamente definito tra i meno efficienti ed efficaci a livello nazionale”.