Incendio nel minimarket: rivolta contro gli stranieri, la difficile convivenza / FOTO

Uno dei residenti portato via in manette

Il proprietario bloccato dalla Polizia Municipale (Foto Novi)

Il proprietario bloccato dalla Polizia Municipale (Foto Novi)

Livorno, 22 giugno 2017 - Scoppia un incendio e si scatena il caos. E’ successo ieri sera in un negozio gestito da stranieri in via Garibaldi, una strada molto problematica per la difficile convivenza tra livornesi e stranieri sempre più numerosi. Sul posto sono accorsi i pompieri, ma anche polizia muncipale, agenti delle volanti e carabinieri chiamati in rinforzo dalla municipale perché il rogo ha scatenato la reazione di uno dei residenti che è corso in casa per prendere un coltello. L’uomo è stato bloccato, disarmato e portato via dagli agenti della municipale in stato di fermo.

Mentre accadeva tutto questo gli inquilini del palazzo dove si trova il fondo bruciato sono usciti e si sono radunati in strada protestando contro gli stranieri che hanno in affitto il negozio distrutto dal rogo e contro i loro clienti perché pare che la loro presenza crei parecchi problemi. E non si escluderebbe che qui ci sia anche un giro di spaccio di droga.

Non è stato facile per le forze dell’ordine gestire questa situazione che ha rischiato di sfuggire di mano. La rabbia e il disagio degli abitanti della zona sono arrivati a livelli di guardia. E questo è risaputo in città. Infatti via Garibaldi e la vicina piazza Garibaldi da mesi sono sotto la lente di ingrandimento della prefettura per problemi di ordine pubblico e sicurezza che si legano proprio alla presenza di cittadini stranieri che ci abitano e hanno aperto numerosi esercizi commerciali tra minimarket ed altre attività, dove sono venduti alcolici a basso costo.

Questi attirano clienti che specie la sera bevono senza freni e creano situazioni critiche che hanno costretto il sindaco grillino Nogarin a emettere un’ordinanza il 4 maggio per vietare la vendita da asporto di alcolici tutti i giorni dalle 21 alle 7 del mattino per porre un freno a questa “movida molesta”. E già tre mini market sono stati chiusi temporaneamente per ordine del questore su richiesta del comandante dei vigili urbani.