Evasori fiscali, lavoratori a nero: la Finanza setaccia i bagni della costa livornese

Dall'Elba a Piombino, da Livorno a Rosignano, una raffica di multe e denunce

Veduta aerea del litorale

Veduta aerea del litorale

Livorno 2 dicembre 2016 - La Guardia di finanza ha passato al setaccio gli stabilimenti balneari della costa livornese. Ha così smascherato nove evasori paratotali e sei lavoratori assunti in nero e un'evasione di imposte pari a un milione e mezzo di euro. È risultato in diversi casi che i gestori degli stabilimenti balneari dichiaravano ricavi del tutto non congrui rispetto alle proprie potenzialità di ricezione turistica. Sono state, dunque, avviate e concluse quattordici verifiche fiscali nei confronti di altrettanti stabilimenti balneari di Capoliveri, Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina, Rosignano Marittimo e Livorno.

Un intervento fiscale è stato svolto dal Gruppo di Livorno, sette dalla Tenenza di Cecina, cinque dalla Compagnia di Piombino e Portoferraio. In molti casi è emersa l’inottemperanza dell’obbligo di rilascio di scontrini e ricevute. È stato così possibile segnalare all’Agenzia delle Entrate, ai fini dell’accertamento, imposte evase (tra imposte dirette, iva, irap e ritenute fiscali) per un milione e mezzo di euro ed è stata constatata la presenza di sei lavoratori completamente in nero: persone assunte dai titolari di stabilimenti balneari per incarichi quali pulizia delle spiagge, sistemazione degli ombrelloni e sdraio o anche per le manutenzioni occorrenti per il buon funzionamento dell’attività.

Guardia di finanza al lavoro
Guardia di finanza al lavoro

Partendo dalla costa-est di Piombino e percorrendo il litorale di San Vincenzo fino alle spiagge di Cecina, Castiglioncello e Rosignano Marittimo, è stato possibile rilevare nove evasori paratotali, coloro che hanno occultato al fisco oltre la metà dei ricavi e del volume d’affari realmente conseguiti, riscontrando dunque un considerevole tasso di evasione.

M.D.