Fonti rinnovabili. C'è chi parla e chi realizza

Alberto Tognazzi ha reso la sua casa autonoma energeticamente, ha un'auto elettrica e mette a disposizione le sue buone pratiche

Alberto Tognazzi

Alberto Tognazzi

Cecina, 20 ottobre 2016 - Non è un supereroe, né tanto meno un fanatico. È semplicemente un quarantenne, dipendente delle Ferrovie dello Stato, con il pallino del risparmio energetico e piena fiducia nell'impiego delle fonti alternative, tanto da aver ricevuto nel 2014, il primo premio come privato agli "Eco Court Awards" di Padova per le migliori pratiche ambientali. Lui vive a Cecina in via Montegrappa, in una casa di 135 m2, di un complesso di villette a schiera, che ha reso autonoma a livello energetico.

"Ho un impianto fotovoltaico ora con potenza di 10,5 kwh ottenuto ampliando, nell’agosto 2015, il precedente, che mi può consentire di ricaricare l’auto più velocemente (in base alla produzione) visto che opera a potenza variabile (dettagli tecnici: unica remnant varico samart a 22). Questo mi comporta di avere maggiori rimborsi dal Gse. Facendo un calcolo approssimativo, sui 230 euro di spesa ho un 330 euro di entrate con un guadagno quindi 100 euro rispetto ai 50 euro che avevo con il vecchio impianto a 8 Kwh (250€ di spesa e 300€ di entrate). Poi non ho gas ma una pompa di calore per il riscaldamento dell'acqua calda e a fine novembre avrò anche un impianto idrico autonomo che sto progettando da un anno e mezzo. Attraverso un sistema di pompaggio ad energia solare da pozzo artesiano e a due cisterne per l'acqua, una per il giardino con capacità di 1,80 m3 e l'altra di 2 per la casa, nelle ore di sole potrò immagazzinare il quantitativo sufficiente per il consumo di 3 giorni. Attraverso poi una lampada UV potrò sterilizzare l'acqua, della quale, circa 1 m3 mi servirà per mantenere il prato del mio giardino di 36 m2 e il resto lo utilizzerò per l'uso domestico. Insomma, ad anno nuovo, sarò completamente autonomo, anche in considerazione che utilizzando un'auto elettrica che ricarico sia da casa che, principalmente, dalla colonnina Enel presente in piazza della Libertà a Cecina, posso raggiungere ben il 62% come livello di autoconsumo, dato dal rapporto tra energia consumata ed energia prelevata. Maggiore è il livello di autoconsumo e minori saranno i prelievi dalla rete per l'acquisto di energia elettrica e, quindi bollette meno salate, prescindendo dal fatto che noi paghiamo per oneri, tasse e accise costi che in pratica raddoppiano la bolletta energetica che, altrimenti riguarderebbe solo il costo effettivo dell'energia sul mercato. Con le energie alternative sono riuscito ad abbattere finora i costi con un risparmio indicativamente di ben 600€ l'anno oltre le bollette. E grazie l'investimento iniziale accorpato al mutuo del 2012, conto di risparmiare circa 10.000€ l'anno tra detrazioni, bollette e carburante.

Ha dichiarato poi che con 1,60€ hai fatto un viaggio andata e ritorno Cecina - Rieti la settimana scorsa...

"Con poco più del costo di un caffè e sei soste per la ricarica dell'auto alle stazioni presenti sul percorso, ho potuto viaggiare tranquillamente, nonostante abbia notato delle inefficienze, inerenti alle colonnine delle diverse stazioni di ricarica. Molte di queste fuori norma e, quindi irregolari, (dall'entrata in vigore della normativa U.E due anni fa) o mai attivate. Se si pensa che con 0,80€ al giorno si potrebbe viaggiare in maniera autonoma ed ecologica soprattutto in città, considerando anche le biciclette, non si capisce il motivo per il quale in Italia non si investa nella mobilità elettrica. O meglio, il motivo è fin troppo chiaro viste le lobbies coinvolte e i relativi interessi. Ho verificato personalmente la funzionalità della rete pubblica in Toscana inerente la mobilità elettrica e debbo dire che la maggioranza delle colonnine per la ricarica di auto elettriche/bici sono a bassa corrente (come quella a Cecina) e ciò comporta ore e ore per la ricarica (anche 9 ore!). Quelle solari al momento sono due e si trovano a Lucca e a Montelupo. Le case automobilistiche vendono auto elettriche dotate di ricarica rapida, ma le infrastrutture pubbliche al momento in Italia sono solo 9. Le cariche rapide possono essere sia in DC (corrente continua)che in AC (corrente alternata).Il numero espresso della colonnina è direttamente proporzionale al tempo…per esempio:la carica lenta presente in qualche campeggio o albergo è a 3,7 kw, la colonnina di Cecina è a 22 kw, la carica rapida è a 43 o 50 kw e, superiore a tutti è il “Supercharge”della TESLA che le installa di tasca sua è a 150 kw; mettere le ricariche rapide (oltre a benefici per tutti gli utilizzatori normali) permetterebbe uno sviluppo di mezzi commerciali…..le ricariche rapide costano un po’ di più degli 80 centesimi ma voi mettere che un furgone fa 200 km con 5€!! Il piano di investimenti regionale previsto lo scorso maggio, stanziava 1 milione e 720.000€ e nonostante le 192 colonnine già presenti in Toscana (per lo più nelle province di Firenze, Siena e Pisa e gestite in prevalenza da Enel), il servizio risulta scadente, complice il problema dei costi di installazione che raddoppiano, nei diversi passaggi, agli enti locali. Così, una colonnina da 4.400€ +Iva ne viene a costare quasi 16.000. Non ultima come "anomalia" tutta italiana l'assenza di uno standard di pagamento, adesso rimediato con una app che consente di pagare direttamente dal telefonino o apparecchio smart, in base ai tempi di permanenza in ricarica che può convenire o no in considerazione dei problemi suddetti. Per quanto mi riguarda, utilizzo il badge fornito da Enel che ha un costo fisso di 25€/mese e mi consente ricariche illimitate. Con la mia Renault ZOE ho azzerato inquinamento dell'aria e le spese per il carburante. Ricarico sia da colonnina (in un'ora), che da casa (in tempi variabili) e ho un'autonomia media di 140km. Da casa invece di spendere, per ogni pieno, guadagno 2,80€ grazie al bonus autoconsumo del V°Conto energia". Sicuramente Alberto è un esempio da seguire per chi, come lui, ha fatto del risparmio energetico una filosofia di vita. Viola Conti