Famiglie sfrattate occupano la sala del consiglio comunale, ci sono anche due donne malate

A Livono le persone senza casa che occupano abusivamente immobili pubblici e privati sono 400 tra le quali anche minori

Famiglie sfrattate occupano la sala del consiglio comunale, ci sono anche due donne malate

Famiglie sfrattate occupano la sala del consiglio comunale, ci sono anche due donne malate

Livorno 20 gennaio 2017 - Un gruppo di famiglie sfrattate, insieme agli attivisti del sindacato inquilini Asia Usb e del Comitato Diritto alla Casa, ha occupato la sala consiliare del Comune di Livorno. Tra gli sfrattati ci sono anche due donne con gravi problemi di salute. 

"Il diritto alla salute va garantito - rivendicano Asia e Comitato - e il diritto ala casa che spetta alle due donne le quali,  qualche anno fa, hanno subito uno sfratto per morosità incolpevole. Una di loro era titolare insieme al marito di un'attività commerciale. A causa della crisi e delle alte spese di gestione è stata costretta a chiudere la sua attività e dopo pochi mesi purtroppo è arrivato anche lo sfratto. L'altra faceva la badante  per una famiglia che al'improvviso smise  di pagarla. Nonostante la causa intentata contro i suoi datori di lavoro dopo pochi mesi ha dovuto lasciare la casa dove viveva per lo sfratto per morosità incolpevole certificata".

Le due donne rientravano a pieno titolo nella fascia di famiglie “protette” dalla legge sulla morosità incolpevole,  ma nonostante questo nessuno le ha aiutate. "La Prefettura, come di consueto, non accettò neanche un semplice rinvio di qualche mese dello sfratto. Il comune, con la scusa della mancanza di alloggi, non ha trovato nessuna sistemazione alternativa" queste le accuse di sindacato e Comitato.  

Per le due donne sono poi sopraggiunti problemi di salute denunciano ancora Asia e Comitato. "Ad aggiungersi alla loro condizione già precaria  è sopraggiunta la malattia. Vivono in strutture senza riscaldamento, con porte ed infissi fatiscenti. Con la paura quotidiana di essere cacciate via e lasciate per strada. Come si fa a curarsi decentemente in questa situazione? Come si fa a dire che il diritto alla salute è garantito quando si lasciano due donne gravemente malate in questa situazione? Dovrebbero vivere in una casa vera, avere la possibilità di stare al caldo con la propria famiglia e pensare solamente a combattere la loro malattia. Invece sono state abbandonate dopo anni di contributi e di lavoro. Questa situazione è diventata inaccettabile". E ricordano le associazioni "a Livorno si contano  400 persone, tra cui diversi bambini anche di pochi anni, costrette a vivere all’interno di immobili sotto occupazione".

Monica Dolciotti