Alla Dogana d'Acqua arriva l'Ispra

Il Comune punta sulla ricerca e l'ambiente

L'assessore Martini

L'assessore Martini

Livorno, 6 novembre 2016 - Arriva l’Ispra, alla Dogana d’acqua. Come anticipato da La Nazione, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sbarca in città. "E’ tutto pronto", assicura l’assessore Francesca Martini, che cura i rapporti con le Università.

"Abbiamo già formalizzato la partecipazione dell’Ispra – chiarisce – che porterà una serie di progetti innovativi e interessanti, sulle bonifiche e ricerche collegate all’industria ambientale". Il polo è stato disciplinato in modo leggero, senza personalità giuridica dunque a costo zero; è una forma stabile di coordinamento tra gli enti aderenti.

"Nel pieno rispetto dell’autonomia di ricerca scientifica – dice l’assessore – il Comune, che ha investito molto in questo progetto, cercherà di dare degli indirizzi all’attività legata allo sviluppo economico del territorio. La presenza dell’Ispra è una buona carta di presentazione, lasciamo stare le polemiche. A noi interessa che l’immagine della città sia salvaguardata da qualsiasi questione personale".

  Dunque tutto è pronto per aprire questo importante luogo di ricerca. Qualche piccolo ritardo per il collaudo dell’ascensore, pare che la ditta dei lavori sia fallita causando così lo slittamento delle prove tecniche. Per il resto, la parte burocratica è stata completata.

"La giunta – tiene a precisare l’assessore Martini – ha competenza, serve la delibera di giunta nei rapporti con enti terzi. Dunque non ci sono state irregolarità né esclusioni di alcun tipo". Il sindaco, la Martini e l’assessore all’ambiente Giuseppe Vece hanno ricevuto il direttore generale dell’Ispra, si parla già di consegnare le chiavi della struttura.