Chiccaia 'sommersa' da vecchi mobili e masserizie

Una residente: 'Abbiamo paura, viviamo nel degrado e alla mercé di chiunque'

Degrado alla Chiccaia

Degrado alla Chiccaia

Livorno, 17 febbraio 2017 - È allarme tra i dieci proprietari di case nel famigerato blocco della Chiccaia a Shangai. A contattarci è Daniela Tonelli a nome anche delle altre famiglie. «In questi giorni stanno sgomberando le ultime famiglie assegnatarie di alloggi popolari. Hanno avuto le chiavi delle nuove abitazioni e stanno portando via i mobili. Come al solito c'è chi abbandona nel cortile le vecchie masserizie che poi restano lì per settimane senza che siano rimosse. Ma sarebbe questo il problema minore«. Questo perché, prosegue la signora Daniela, «alla Chiccaia resteremo solo noi dieci proprietari in una situazione di degrado e abbandono assoluto in balìa e alla mercé di chiunque. Appena un alloggio si svuota non arriva più nessuno a murare le porte e questo non fa che facilitare l'arrivo di famiglie sfrattate e senza dimora che se ne impossessano abusivamente. E tra chi ha veramente bisogno di un tetto si mescolano anche persone poco raccomandabili. Noi abbiamo paura. Questa è diventata la terra di nessuno. Ci sentiamo abbandonati da tutti«. Questo grido di allarme è tanto più accorato perché da mesi queste dieci famiglie che hanno comprato casa al blocco della Chiccaia sono in attesa di una risposta del Comune sul loro destino. «Non abbiamo più saputo nulla. L'amministrazione comunale ci aveva detto che erano allo studio alcune soluzioni tra cui o l'indennizzo, o lo spostamento in altri alloggi pubblici del patrimonio di edilizia residenziale popolare. Ma dalla fine del 2016 non siamo più stati convocati. Intanto qui alla Chiccaia le ultime famiglie con assegnazione regolare se ne stanno andando via mentre noi siamo in attesa del verdetto«.

Ci porta poi all'ultimo piano dove ha la sua abitazione e ci mostra le transenne di protezione e le impalcature allestite dagli operai di Casalp per proteggere il solaio perché dal sottotetto si infiltra l'acqua e c'è il pericolo di dispersione di framenti di amianto. «Siamo in questo stato da settimane. Qui non sono più state fatte manutenzioni. Cade tutto a pezzi e stiamo in mezzo all'umidità. Ma a chi importa«. Mentre lasciamo Chiccaia avviciniamo uno degli assegnatari fortunati: Cesare Lonzi. «Vivo qui dal 1973. Aspetto una sistemazione decente da 15 anni. Feci domanda per insalubrità dell'alloggio. Sto al secondo piano dove c'è muffa ovunque. Con la pioggia delle scorse settimane la situazione è peggiorata. Mi hanno assegnato finalmente una casa in via Inghilterra a Scopaia. Siamo qui: io, mia moglie, nostra figlia e il suo bambino in 54 metri quadrati. A Scopaia di hanno dato 60 mq.«. Quando gli chiediamo come sia la situazione intorno a lui ci risponde «ci sono tanti alloggi occupati abusivamente>.