Terme del Corallo, edificio liberty
Livorno, 27 febbraio 2017 - Male, anzi malissimo. Il complesso Liberty delle Terme del Corallo non riesce a replicare il successo dello scorso anno, quando nella classifica finale del Fai - Fondo Ambiente Italiano si piazzò settimo con 30445 voti valiti tra cartaceo e web. Nel censimento del 2016 solo 79esimo posto con 4.077 voti, questo il risultato della classifica finale resa nota in questi giorni. Lo stabilimento termale Acque della Salute è un gioiello liberty edificato all’inizio del Novecento dall’architetto Angiolo Badaloni. Si tratta di uno dei primi edifici italiani costruito in cemento armato e fu a lungo meta di villeggiatura dell’alta società. L’attività delle Acque della Salute proseguì fino alla Seconda Guerra Mondiale; nel dopoguerra i padiglioni dello stabilimento furono trasformati parte in un locale da ballo e parte in stabilimento di imbottigliamento. Fu abbandonato e cadde in degrado in seguito a un incendio nel 1968 e alla costruzione nel 1982 del cavalcaferrovia esattamente di fronte all'edificio. Oggi il complesso è abbandonato, la vegetazione lo ha invaso, le strutture e le raffinate decorazioni in maiolica sono stato di degrado. Il Comune ha realizzato un intervento di messa in sicurezza di uno dei padiglioni, anche con l’obiettivo di individuare possibili investitori interessati al recupero del complesso, ma finora non è stata trovata una soluzione. Manca inoltre una progettualità definita. Il suo parco è stato in parte riqualificato e trasformato nel 2013 in giardino pubblico. I cittadini, già attivi al censimento del 2014 – quando le terme arrivarono al 7° posto nazionale con oltre 30mila voti - si sono nuovamente mobilitati per chiedere di salvare uno dei simboli di Livorno. A poco è servita la grande riapertura di maggio 2016 e la ribalta nazionale con un collegamento in diretta a Ballarò oltre all'opera instancabile dei volontari. Reset e onlus Terme del Corallo non si danno per vinte e sono ancora a caccia di fondi e perché no di investitori per la riqualificazione che ormai è sempre più urgente.
Il primo monumento livornese che troviamo dopo il Corallo arriva al 354esimo posto:è Barriera Margherita, poi la Fortezza Vecchia al 380esimo posto. Al 408 arriva Capraia con la chiesa e il convento di Sant'Antonio e al 417 l'antico cimitero inglese di Livorno. Ci sono altri duecento - circa - luoghi del cuore in gara, molti dei quali conosciuti come alcune ville livornesi, la chiesa valdese, la sinagoga e il tempio della congregazione olandese alemanna. Mai davvero entrati in competizione. Peccato