Mare agitato, agenti della Penitenziaria bloccati alla Gorgona

Dieci agenti stanno facendo servizio ininterrotto da sabato: impossibile dar loro il cambio. La protesta del sindacato

Gorgona

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Livorno, 19 gennaio 2017 - Isolati - è proprio il caso di dirlo - alla Gorgona, in servizio ininterrotto da sabato scorso per le condizioni del mare. Si tratta di dieci agenti della polizia penitenziaria in servizio alla casa di reclusione dell'isola di Gorgona.

A spiegare il caso è Fabrizio Ciuffini, segretario generale del sindacato Fns-Cisl: "Sabato 14 dal primo pomeriggio non è più stato assicurato alcun collegamento tra l’Isola di Gorgona e la terraferma con il contestuale isolamento del personale. E’ un tema questo che non meraviglia perché – specialmente durante la stagione invernale – è insito nei rischi che questo possa accadere a Gorgona. Ma ciò che invece stride è la disorganizzazione con la quale le persone restano non solo isolate fisicamente. Stamani, come ci aveva assicurato anche ieri il Provveditore, la motovedetta del corpo di polizia penitenziaria ha provato comunque a uscire in mare da Livorno, ma dopo poco l’equipaggio ha dovuto desistere, invertire la rotta e rientrare in porto per le avverse condizioni meteo-marine. Purtroppo questo determina che a Gorgona rimangono circa dieci unità di polizia penitenziaria che stanno facendo servizio senza interruzione per assicurare tutti i servizi previsti, con circa 100 detenuti presenti sull’isola, garantendo l’erogazione di ogni servizio pur dovendone ridurre l’efficienza di alcuni".

Ciuffini spiega che "non è presente il comandante e non è presente sull’isola nessun appartenente ai ruoli degli ispettori e/o dei sovrintendenti, lasciando al personale esecutivo presente anche la totale gestione della responsabilità propria di livelli superiori che sono totalmente assenti. Paradossalmente stamani è stata una fortuna che la motovedetta non sia giunta a Gorgona, perché (in questo risiede la nostra critica di disorganizzazione) non trasportava nessuna unità di polizia penitenziaria che potesse consentire il cambio a chi rimane sull’isola. Disorganizzazione che si lega al fatto che il personale assente, che deve rientrare a Gorgona, non può in assenza di collegamenti, restare a Livorno senza neanche una caserma che li ospita e dovendo a proprie spese trovare un albergo dove alloggiare".