Bollettini esca agli artigiani: già segnalate decine di casi

I malfattori ci provano sempre. la Camera di commercio avverte: "Non pagate"

Uno dei bollettini ingannevoli

Uno dei bollettini ingannevoli

Livorno, 28 giugno 2017 - L'insidia si nasconde nella cassetta della posta, tra bollette, fatture, scadenze e pubblicità. Basta leggere con poca attenzione quel che si vede scritto su un bollettino già compilato, con tanto di cifra da pagare, ed ecco che le nostre tasche si possono svuotare di diverse centinaia di euro. Senza nessun obbligo di legge. Nelle ultime settimane sono fioccate fior di segnalazioni per una tipologia di bollettino che stanno ricevendo molti titolari di attività della città e della provincia. Un bollettino apparentemente normalissimo, con tanto di importo, causale, indirizzo del destinatario e… scritta a caratteri cubitali ‘Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura’. Ed è proprio questo aspetto che in tanti casi ha spinto i destinatari della lettera a pagare senza farsi troppe domande. Altri invece, la maggior parte e i più sospettosi, non hanno perso tempo e subito si sono rivolti all’ente camerale – o al proprio commercialista di riferimento - per cercare di capire cosa fosse e di cosa si trattasse. Anche perché siamo nel periodo di scadenza per il pagamento del diritto annuale, un importo variabile – ma di certo inferiore ai 398,00 euro richiesti – che come spiega la stessa Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno «si paga solo ed esclusivamente a livello telematico e tramite il modello F24».

La stessa Camera di Commercio anche ieri ha ribadito sul proprio sito che «sono giunte notizie riguardo bollettini falsi inviati per posta alle imprese, con forme che possono far credere di essere inviati dalla Camera di Commercio. Si tratta di pubblicità ingannevole – ha aggiunto - chi invia i bollettini non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio». Purtroppo, facendo una rapida ricerca, negli ultimi mesi già in diverse zone d’Italia tante aziende hanno avuto a che fare con questo bollettino.

Le diciture più ricorrenti per le spese sono ‘registro telematico imprese’, ‘casellario unico telematico imprese’, ‘inclusione nell’elenco delle ditte’, oppure ancora ‘registrazione marchi/brevetti in database privati’, ‘iscrizione al portale’ e ‘rilascio certificato di adesione’. Si tratta quindi di iniziative commerciale private, del tutto estranee all’attività istituzionale delle Camere di Commercio. Tanto è che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha considerato queste iniziative come ‘pubblicità ingannevole’ in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro. A questo proposito nel febbraio scorso la stessa Autorità ha pubblicato anche un vademecum anti-inganni contro le indebite richieste di pagamento alle aziende. Il consiglio dunque resta uno solo: leggere con attenzione, informarsi e accertarsi di quanto ricevuto. Per non ritrovarsi con il portafoglio più leggero.