Amianto, l'Osservatorio nazionale porta in tribunale Compagnia e Authority

Il presidente Bonanni: "Livorno è la 27esima città in Italia per numero di malati e di morti da amianto"

Il presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, Bonanni

Il presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, Bonanni

Livorno, 23 settembre 2016 - Una «causa-pilota» è quella che doveva essere dibattuta ieri mattina al tribunale civile di Livorno. Una causa per risarcimento danni intentata dall’Osservatorio Nazionale Amianto contro l’Autorità Portuale e la Compagnia Portuale. Come ha sottolineato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona: «Si tratta di un unicum per Livorno e ad occuparsene è il giudice Francesca Sbrana – spiega Bonanni –. L’udienza è stata poi rinviata al 19 ottobre e ci tengo ad evidenziare che riguarda un lavoratore portuale deceduto a 65 anni. Uno degli oltre cento casi di decessi per mesotelioma legati al lavoro portuale a Livorno negli ultimi vent’anni, tra cui anche diverse mogli di operai che ogni giorni si occupavano del lavaggio dei vestiti da lavoro dei mariti.

Sinora tutte le cause intentate contro la Compagnia Portuale sono state rigettate dal giudice per vari motivi legati alla titolarità del sito lavorativo, ma stavolta mi auguro che l’esito sia diverso. Ho voluto chiamare in causa anche l’Autorità Portuale che ad oggi, a nostro giudizio, detiene l’obbligo di tutelare la salute dei propri dipendenti». Il presidente dell’Osservatorio Amianto conclude: «Livorno è la 27esima città in Italia per numero di malati e di morti da amianto. Sei casi ogni 100mila abitanti contro una media nazionale di due. Con un picco di mortalità tre volte superiore alla media nazionale con 152 casi di mesotelioma, sui 156mila abitanti in quindici anni, dal 1993 al 2008. E nel periodo successivo è andata ancora peggio».