Accesso alla spiaggia della Cianciafera, prosegue il braccio di ferro tra Comune e privati

Castiglioncello: il sindaco Alessandro Franchi ha firmato un’ordinanza che obbliga i proprietari dei terreni limitrofi a ripristinare la recinzione del passaggio pubblico e i fabbricati limitrofi.

Uno scorcio della Spiaggetta della Cianciafera

Uno scorcio della Spiaggetta della Cianciafera

Castiglioncello (Livorno), 19 giugno 2017 - Un tira e molla destinato a non esaurirsi in breve tempo e che si trascina avanti ormai da anni. Il Comune e i proprietari dei terreni limitrofi al passaggio pedonale che da piazza della Torre di Castiglioncello conduce alla spiaggia della Cianciafera tornano a darsi battaglia. Una querelle che era scoppiata quando il cancello di accesso alla splendida caletta fu chiuso mediante saldatura per volontà dei proprietari della villa ex ristorante Torre Medicea (ovvero i titolari della società Futura snc) convinti che il primo tratto del viale che da Piazza della Torre conduce alla spiaggia contesa sia di loro proprietà. Pochi giorni dopo un’ordinanza del sindaco obbligò i responsabili a riaprire il cancello, ma la controversia non si esaurì visto che la Futura Snc ha mantenuto la propria posizione, presentando un ricorso al Tar che però lo ha rigettato considerando la materia non di sua competenza. E adesso questa disputa si arricchisce di un nuovo capitolo, visto che nella giornata di ieri il sindaco Alessandro Franchi ha firmato un’ordinanza che obbliga i proprietari dei terreni limitrofi a ripristinare la recinzione del passaggio pubblico e i fabbricati limitrofi.

“Lo stato di degrado del percorso pedonale – si legge in una nota divulgata da palazzo civico – è stato oggetto di numerose segnalazioni dei cittadini per la pericolosità del luogo, costellato di detriti e vetri rotti, e delle strutture in stato abbandono, un potenziale rischio per chiunque vi transitava per scendere in spiaggia”. Inoltre i sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi da polizia municipale, vigili del fuoco e capitaneria di porto hanno constatato che la mancanza di recinzioni o segnalazioni della proprietà privata permetteva a chiunque di accedere all’area e al parco della vicina Villa Godilonda, penetrando all’interno dell’immobile principale, dove porte e finestre sono state forzate da atti vandalici (un edificio che ad oggi si trova sostanzialmente in stato di abbandono, come le costruzioni lungo il sentiero).

Per questo entro 10 giorni dalla notifica i soggetti interessati dovranno provvedere con misure adeguate per tutelare l’incolumità dei cittadini che transitano sul percorso di accesso al mare. In caso contrario i lavori saranno eseguiti d’ufficio e le spese sostenute verranno imputate a loro carico, con l’applicazione di ulteriori sanzioni previste dalla normativa. Non resta quindi che aspettare per capire cosa accadrà.