Livorno, 26 giugno 2014 - Cento euro a settimana per non divulgare presunte videoregistrazioni che lo immortalavano in atteggiamenti intimi con una donna, nella fattispecie addirittura la nipote. Era questo il piano messo in atto da una coppia di Livorno finita nei guai con l’accusa di estorsione in concorso.

I carabinieri della Compagnia di Livorno, comandanta dal capitano Marco Vatore, ieri pomeriggio hanno infatti tratto in arresto il 43enne Adolfo Voliani, pluripregiudicato, e contestualmente denunciato in stato di libertà la compagna dell’uomo, nonché nipote della vittima, la 44enne S. B., incensurata.

A cadere nella trappola della coppia è stato un pensionato 70enne livornese il quale, alla fine, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri della Compagnia che sono riusciti ad incastrare in flagranza i due malviventi e a porre fine all’estorsione ai danni dell’anziana vittima.

Secondo quanto ricostruito dai militari, la vicenda avrebbe avuto inizio alla fine di maggio allorquando il pensionato, recatosi come di consueto a casa della nipote per farle visita, avrebbe tentato un approccio nei confronti della stessa, lasciandosi andare ad una serie di effusioni e palpeggiamenti interrotti solo dall’improvviso ritorno in casa del compagno della donna.

Da quel momento scatta la trappola della coppia che comincia ad intimare al pensionato di consegnare, con cadenza settimanale, 100 euro in contanti dietro la minaccia di divulgare le immagini delle effusioni intercorse con la nipote e riprese a sua insaputa da una piccola telecamera nascosta in casa. Non solo, la donna comincia a pretendere con insistenza dallo zio anche ulteriori dazioni, quali ricariche telefoniche ed il pagamento della spesa al supermercato.

A porre la parola fine a tale situazione ci hanno pensato nel pomeriggio di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo coadiuvati dai colleghi della Stazione i quali, facendosi trovare nel luogo indicato dalla coppia per la consegna della prima tranche di denaro, hanno bloccato ed arrestato in flagranza il Voliani proprio nell’atto di farsi consegnare dal pensionato la somma richiesta. Contestualmente, seppur non presente sul luogo del fatto, è stata deferita all’autorità giudizairia per il medesimo reato la compagna dell’uomo.

Nel corso della successiva perquisizione a casa della coppia, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di una videocamera e di altro materiale informatico e video al fine di vericare se, tra questo, vi sia effettivamente il filmato “piccante” oggetto della richiesta estorsiva.
L’arrestato su disposizione del magistrato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.