Livorno, 17 giugno 2014 - Il Livorno, club da dove arrivava (giocava nel settore giovanile) l’aveva riscattato già l’anno scorso. Lo ha lasciato maturare un altro campionato a Pontedera e ora ha deciso di riportarselo a casa. Nel vero senso della parola, perché Lorenzo Gonnelli, difensore che compirà 21 anni il 28 di questo mese, è
nato a Stagno e dopo due stagioni – da titolare - in riva all’Era lascia la maglia granata. L’ufficialità è stata data in settimana e così tra non molto il ragazzo andrà in ritiro con gli amaranto. 

Gonnelli, immaginiamo sia contento. “Tantissimo. Per un calciatore giocare nella squadra della propria città è un sogno che si avvera. Anche se voglio precisare che intanto vado in ritiro, poi che rimanga è tutto da vedere. Anche se io ci spero ovviamente”.

Lei parla di sogno, ma dietro a questa decisione del Livorno ci sono evidentemente le sue buone prestazioni di questi due anni. “Evidentemente sì. E per questo devo dire grazie ai miei compagni, al direttore Giovannini, ma soprattutto a mister Indiani. Mi ha dato fiducia facendomi giocare da titolare e in questi due campionati con lui sono cresciuto tantissimo”.

Lascia Pontedera con un ruolino di 57 presenze e un gol, quello del 2-2 casalingo col Pisa. Forse il suo ricordo più bello, no? “Da livornese potrei risponderle di sì. In realtà è stata forse più entusiasmante la vittoria di Pisa, per come è venuta e perché colta in un’Arena gremita. Ma pure la promozione dalla Seconda divisione mi ha dato grande soddisfazione. Senza dimenticare la bella esperienza dei playoff e di Lecce, anche se si è conclusa male e rappresenta il più grande rammarico di questi due campionati”.

A Pontedera come si è trovato? “Molto bene. Ho trovato una società seria che mi ha fatto sentire a casa. E’ stata brava e intelligente a non metterci mai pressioni addosso, soprattutto nel periodo in cui i risultati sul campo non giravano al meglio”.

Lo sa che a Livorno potrebbe raggiungerla Arrighini? “Sarei molto felice che ciò accadesse. Quello che so però l’ho letto solo sui giornali. Andrea è un ragazzo d’oro, che si merita tutte queste soddisfazioni e anche di più”.

E Lorenzo Gonnelli cosa si merita? “Guardi, le dico solo questo: sono in palestra ad allenarmi. Qualcosa mi merito anch’io, non crede?”.

Stefano Lemmi