Piombino, 24 aprile 2014 - L'altoforno della Lucchini alle 10.56 di stamani ha emesso l'ultima colata davanti a un gruppo di lavoratori. "L'altoforno sta tirando fuori gli ultimi respiri in un'atmosfera surreale e drammatica _ha detto Lorenzo Fusco, uno degli operai presenti, con la voce rotta dall'emozione_. Perlomeno non siamo stati noi a spegnerlo, ma è stato qualcuno ben più in alto". Ora l'impianto senza più minerale continuerà a bruciare coke per una ventina di giorni fino al suo definitivo spegnimento

Intanto, nel tardo pomeriggio è stato firmato a Palazzo Chigi l’accordo di programma per la Lucchini. Questa mattina il governatore della Toscana ha incontrato i sindacati, poi nel pomeriggio la firma a Roma. Un documento decisamente importante che assicura un futuro migliore ai lavoratori e alla città, dopo la chiusura dell’area a caldo.

L'accordo prevede "un impegno effettivo di 250 milioni, di cui 150 da parte della Regione Toscana e il
resto dal Governo"
. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

"Non è una giornata - ha premesso Rossi - di cui dichiararsi soddisfatti. Oggi inizia la chiusura dell'altoforno, ed è un momento drammatico, di collasso. Siamo con la morte nel cuore".

In compenso, "l'accordo di oggi serve a rilanciare la speranza, a dare la prospettiva' di una conversione con l'utilizzo di una tecnologia piu' avanzata e rispettosa dell'ambiente. Oltre alla questione delle risorse, ha aggiunto Rossi, "Governo e Regione convengono sulla necessità di rilanciare l'area a caldo" del polo siderurgico di Piombino. 

Inoltre, "nell'accordo è contenuto l'impegno a mantenere la forza lavoro nello stabilimento con contratti di solidarietà", con una parte di cassa integrazione per le aziende dell'indotto nelle quali non è possibile applicare la solidarietà.

"E' stato firmato un accordo di programma che riteniamo una tappa fondamentale per dare un futuro sia ai lavoratori che ai cittadini di Piombino". Lo ha annunciato il vice ministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, intervenendo a Palazzo Chigi, durante la conferenza stampa seguita alla firma dell'accordo di programma sul polo siderurgico di Piombino.
"E' un punto di inizio e da qui comincia un grande lavoro che vogliamo fare insieme con le istituzioni locali e condividerlo con le forze economiche, i sindacati e i lavoratori di Piombino".

L'accordo di programma, ha aggiunto de Vincenti, è basato su tre assi principali. La riconversione del siderurgico. Puntiamo a rilanciarlo uscendo da una crisi con un progetto di siderurgia ecocompatibile.
Il secondo perno e' la riqualificazione ambientale di tutta l'area di Piombino, riqualificazione che sara' anche produttiva".