Roma, 24 aprile 2014 - Sarà firmato oggi a Palazzo Chigi l’accordo di programma. Questa mattina il governatore della Toscana incontrerà i sindacati poi nel pomeriggio la firma a Roma. Un documento se completo delle richieste avanzate dalle istituzioni e dai sindacati, decisamente importante che potrebbe assicurare un futuro migliore ai lavoratori e alla città, dopo la chiusura dell’area a caldo.

“Il futuro del polo  siderurgico di Piombino sarà all'insegna della riconversione ecologica della siderurgia”.

A sostenerlo ieri è stato il viceministro allo sviluppo Claudio De Vincenti al termine della riunione che si è tenuta a Palazzo Chigi, e alla quale ha partecipato anche il premier Matteo Renzi. "A gennaio entrerà in vigore il regolamento europeo sullo smaltimento delle navi in modo ecologico e la Ue sarà impegnata. Si tratta di un'attività all'avanguardia e il futuro sta nella riconversione ecologica della siderurgia. Governo e istituzioni sono vicini a Piombino, impegnati a risolvere i problemi dei lavoratori", ha spiegato De Vincenti. L'area siderurgica sarà interessata da un progetto industriale e manifatturiero a cui il ministero dell'Ambiente parteciperà con 50 milioni di euro. A dichiararlo è stato il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti. "Ambiente e sviluppo possono andare d'accordo. Tra il Mise e il ministero dell'Ambiente c'e' stata una grande collaborazione e dal ministero dell'Ambiente partiranno 50 milioni che serviranno al ministero dello Sviluppo per un progetto industriale e manifatturiero", ha spiegato Galletti. E la bozza d'accordo sulla riconversione del polo siderurgico di Piombino prevederà anche un progetto che interesserà il porto e, in particolare, la demolizione delle navi da guerra italiane.

Maila Papi