Piombino, 19 aprile 2014 - Situazione Lucchini: l'altoforno sta vivendo le sue ultime ore di vita. Domani o dopodomani infatti entrera' in 'stand by'. Non sara' cioe' piu' alimentato con il minerale che consente di ottenere la colata di acciaio. Sara' invece caricato "in bianco", solo con il coke. In questa situazione l'altoforno  potra' andare avanti per una ventina di giorni, un mese al massimo, per poter poi consentire una eventuale riattivazione. Ora tutti guardano alla scadenza del 30 maggio, termine ultimo per al presentazione delle offerte per l'acquisizione dello stabilimento di Piombino. Oggi dovrebbero cominciare  le operazione per lo spegnimento dell'altoforno.

L'assessore toscano alle attivita' produttive Gianfranco Simoncini e' a Piombino per una serie di incontri con istituzioni e sindacati sulle vertenza Lucchini. 

Intanto  Paolo Francini, l'operaio della Lucchini che ha fatto uno sciopero della fame di 48 ore davanti alla portineria della fabbrica,  cominciato alle 8 del giorno di Pasqua per chiedere un intervento diretto del Governo contro lo spegnimento dell'altoforno dell'acciaieria, stamani ha interrotto lo sciopero e ha detto:  "Ho passato 48 ore abbastanza intense, ma c'e' stata anche la partecipazione di sindacati e lavoratori e quindi non sono rimasto solo". 

 

"Sono rimasto fuori della portineria della fabbrica notte e giorno, dormendo sulle scalinate di ingresso - ha aggiunto Francini - Ma credo che ne sia valsa la pena. Ora da qui bisogna  che partano iniziative per far diventare Piombino emergenza nazionale affinche' il governo intervenga e trovi una soluzione per non far fermare l'altoforno e quindi l'attivita' produttiva dello stabilimento".