Piombino, 18 aprile 2014 - RAGGIUNTO l’accordo sui contratti di solidarietà per i dipendenti Lucchini e Lucchini servizi e le aziende strettamente legate alla fabbrica (come le mense). Un successo, per nulla scontato, arrivato ieri sera dopo le 21 durante l’incontro che i segretari di Fim, Fiom e Uilm hanno avuto al ministero dello sviluppo economico. Cassa integrazione invece per le aziende dell’indotto. È stato inoltre deciso che ci sarà l’impegno di Regione e associazioni di categoria a chiamare le aziende che operano con l’altoforno per chiedere di rimanere e di attivare la cassa integrazione, lavoratori che potrebbero essere chiamati per effettuare lavori di bonifiche smantellamento ambientale; e in quelle ditte dove possono essere applicati – come sta già avvenendo – attuare i contratti di solidarietà. “Abbiamo messo in sicurezza tutti i lavoratori – hanno commentato i segretari di Fim, Fiom e Uilm – e non era certo scontato.

CONTRATTI di solidarietà per tutti i lavoratori per il periodo necessario ad individuare il soggetto che rileverà lo stabilimento. Abbiamo inoltre ottenuto l’impegno del ministero del lavoro e dello sviluppo economico e della Regione di cercare anche forme per utilizzare scivoli per le persone che potrebbero andare in pensione. Un’altra cosa importante è che verrà fatta una cabina di regia, con la partecipazione di Italia Lavoro, come abbiamo chiesto anche mercoledì alla Regione, e sarà inserita nell’accordo di programma. Cabina di regia che vigilerà l’attuazione di tutti i tasselli di questo complesso mosaico. E che garantirà l’attuazione”. Si presume che a capo di questa cabina di regia venga messo il governatore Enrico Rossi. “Stiamo raggiungendo risultati piano, piano. E questi vanno verso la direzione giusta” hanno concluso i sindacati che oggi in fabbrica terranno le assemblee. “Inoltre si è stabilito che anche nel periodo successivo all’assegnazione degli impianti al nuovo soggetto, saranno utilizzati ammortizzatori sociali di tipo conservativo. La Cabina di Regia curerà le politiche attive del lavoro, compresa l’utilizzazione dei lavoratori in attività di messa in sicurezza degli impianti, di infrastrutturazione e di bonifica ambientale, in un disegno organico di rilancio dell’area di Piombino, così come previsto dall’Accordo di Programma” ha evidenziato il ministero. E a Roma ieri pomeriggio sono andati anche oltre un centinaio di lavoratori della Lucchini partiti subito dopo una riunione del consiglio di fabbrica, insieme ai sindacati con due pullman e alcune auto private.