Livorno, 14 aprile 2014 - Il presidente Aldo Spinelli se l'è presa davvero moltissimo per la sconfitta del suo Livonro in casa contro il Chievo. E ha validissimi motivi per farlo, dopo la disastrosa prestazione davanti al suo pubblico contro i veneti di Corini. Il patròn s l'è presa anche con se stesso ("E' anche colpa mia", ha detto domenica dopo la disfatta) e se l'è presa anche con i giocatori ("Alcuni non meritano questa maglia").

Ciò premesso, è chiaro che la strada verso la salvezza per gli amaranto adesso si presenti più che mai in salita. La matematica ancora non condanna la squadra di Di Carlo, ma indubbiamente la corsa a ostacoli ora si fa più dura.  Sabato prossimo il Livorno giocherà a San Siro contro il Milan in rilancio, poi dovrà affrontare al 'Picchi' la Lazio, quindi sarà a Udine, poi ospiterà la Fiorentina e infine chiuderà a Parma. Cinque partite contro squadre fortemente motivate, per un motivo o per un altro, a giocarsi le sfide fino all'ultima giornata.

Il calendario quindi non facilita il Livorno, che d'ora in poi dovrà cercare di fare la corsa sul Bologna, non irraggiungibile, e a sua volta impegnato in scontri impegnativi. Non sarà facile, però, per la truppa di Di Carlo, mantenere il contatto. E in ogni caso va tenuto presente che il Livorno contro il Bologna è in parità (vittoria per 1-0 dei felsinei all'andata, vittoria per 2-1 del Livorno al ritorno), ma è in svantaggio nel computo complessivo delle reti fatte e subite. In questo momento, fra l'altro, il Livorno ha la peggior difesa della Serie A, avendo incassato 64 gol.

Spigolando qua e là su internet,TuttomercatoWeb ha sentito un ex allenatore del Livorno, Armando Madonna: "Magari contro Lazio e Fiorentina il Livorno troverà la partita giusta, non si deve guardare contro chi si gioca ma ogni partita deve essere una finale - ha detto Madonna -. L'importante è che la squadra lotti partita dopo partita. Il Livorno è ricco di giovani molto interessanti, come Bardi che ieri ha fatto un'ottima partita e del quale non mi stupisco per la convocazione in Nazionale, e Duncan che anche ieri ha provato ad andare in gol diverse volte. È un giocatore molto forte fisicamente e può dare una mano per questo".

La squadra intanto si lecca le ferite e pensa al MIlan, una prova dalla quale dovrà trovare il modo di uscire indenne. Non si sa come, ma dovrà provarci in tuti i modi. Dei diffidati, nessuno fra i più importanti (Paulinho, Bardi, Emeghara, Biagianti) salterà la trasferta a San Siro perché contro il Chievo non sono arrivate ammonizioni tranne che per Benassi. Dovrebbero tornare a disposizione a tempo pieno anche Emerson e Ceccherini, che contro i clivensi non erano al cento per cento della condizione e sono rimasti in panchina. A San Siro, con i rossoneri di Seedorf che sono in netta ripresa e inseguono l'Europa, tutti gli amaranto dovranno lottare fino all'ultimo sangue.