Livorno, 14 aprile 2014 - Messa stamani in Duomo a Livorno per ricordare Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo esattamente due anni fa, il 14 aprile 2012, a causa di un problema cardiaco. Accadde durante un Pescara-Livorno allo stadio Adriatico. Una ferita ancora aperta tra gli sportivi livornesi per la morte, prima che di un giocatore, di un bravo ragazzo e di un grande uomo. Alla Messa ha partecipato tutto il Livorno Calcio. E c'era anche Davide Nicola, ex allenatore del Livorno. 

In prima fila Paulinho e Siligardi, che erano in campo a Pescara quando il loro compagno si senti' male. Non hanno potuto invece prendere parte alla cerimonia gli altri due ex compagni di Morosini, Bardi e Luci: il primo perche' in nazionale, il secondo bloccato a letto dall'influenza. La messa, una cerimonia molto raccolta, e' stata celebrata da monsignor Pietro Basci, rettore della Cattedrale che ha letto il vangelo di Giovanni su Gesu' a cena a Betania sei giorni prima della Pasqua con Lazzaro commensale.

"In questa Settimana Santa la liturgia ci introduce al cammino del Calvario, nel ricordo del giovane calciatore Piermario, nel secondo anniversario dalla sua scomparsa - ha detto nell'omelia monsignor Basci - Gesu' ha accettato la morte in croce, e dalla sua morte e' scaturita la vita. Ricordando il giovane Piermario vorremmo esprimere riconoscenza dell'esempio che ci ha dato.

Dispiace che il calcio, il nostro sport preferito, qui a Livorno faccia fatica a rimanere in alto: riprendiamoci, siamo capaci. Dobbiamo allenarci, dare esempio e coraggio. Per far questo Piermario da quell'angolo del cielo sicuramente ci vede e ci incoraggia".