di Monica Dolciotti

Livorno, 8 aprile 2014 - Il sindaco Cosimi ha aperto ieri mattina la seduta del consiglio comunale intervenendo
sul presidio di protesta allo stabile di edilizia popolare di via Giordano Bruno 14 messo in atto dal Comitato ex Caserma Del Fante. Come noto, sabato 5 aprile nella nottata, al termine di una serrata trattativa tra Comitato, gli assessori Paola Bernardo e Carla Roncaglia e il presidente di Casalp Stefano Taddia, è stato raggiunto un accordo. Il Comitato ha liberato l'edificio in disuso in cambio dell'impegno dell'amministrazione di destinare temporaneamente all'emergenza abitativa parte degli alloggi in altri stabili da demolizione nel quadro
dei piani di recupero prima che partano le ruspe per la ricostruzione.

E così stato individuato il blocco della “Chiccaia” a Shangai. Ma servirà un incontro tecnico per valutare la
situazione. A tale proposito il sindaco ha dichiarato: “Il caso di via Giordano Bruno si inserisce nel quadro dell'emergenza abitativa e del piano di recupero di Fiorentina. L'incontro tecnico fissato per mercoledì servirà per verificare che l'uso provvisorio per l'emergenza abitativa di alloggi inseriti nei piani di recupero e destinati alla demolizione ed appureremo le condizioni di maggiore efficacia di tale soluzione a patto che non faccia perdere i finanziamenti regionali per il piano di recupero di Fiorentina e Shangai”. Ha poi sottolineato: “In
questa frangente l'istituzione sta cercando di fare da mediatore sui bisogni della gente”. Ed ha ammesso: “E' vero che il consiglio comunale ha approvata alla unanimità alla fine del 2013 una mozione che indicava questo percorso”. Mozione evocata già giovedì durante l'assemblea con i candidati sindaco tenutasi nel cortile di via Giordano Bruno dove ieri mattina è iniziato l'allestimento del cantiere per demolire lo stabile liberato. Resta tuttavia il presidio del Comitato.

Bruno Tamburini (capogruppo Pdl-Fi) ha obiettato: “E' da tempo che questo famoso comitato ex Caserma Del Fante non fa altro che occupare immobili pubblici vuoti e abbandonati perché c'è l'emergenza abitativa.
Allora mi domando: la mozione votata alla unanimità che indicava il ricorso agli alloggi dei piani di recupero nno poteva essere attuata prima di arrivare a tanto?” Tamburini ha sollevato anche un'altra questione: “Chi ha protestato a Fiorentina avrà la precedenza sulle altre famiglie in emergenza?”. E ha puntualizzato: “Per me è inaccettabile che l'istituzione abbia come interlocutore un Comitato che agisce con iniziative non legittime”. Paolo Fenzi (capogruppo delPd) è stato laconico: “Mi sembra positivo il cambio di clima improntato al dialogo e al confronto”. Per Lamberto Giannini (ex Sel): “Scelta saggia quella del dialogo e della mediazione, ma non scordiamo gli errori fatti dall'amministrazione che a lungo non ha agito fino a che le tensioni sono esplose”. Il sindaco ha allora replicato a Giannini: “Parlare di assenza dell'amministrazione sull'emergenza abitativa è un falso.

E sottolineato: “Sull'emergenza abitativa non si può derogare dal rispetto delle regole. E le occupazioni non sono legittime”.