Livorno, 30 dicembre 2013 - "Inaccettabili gli ulteriori aumenti delle aliquote della tassazione immobiliare". Lo dice l’«Asppi» (Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari) secondo il quale «dopo un anno di inconcludente discussione sul tassare o no la prima casa, dopo tre mesi di discussione della legge di stabilità che fra Imu e Tasi prevede già un forte inasprimento della tassazione, ora si ventila l’ipotesi di ritoccare di un punto le aliquote Imu e Tasi (fino al 3,5 per mille la Tasi prima casa, fino all’11,6 per mille la somma di Imu e Tasi per gli altri immobili).

Ciò risponderebbe alle esigenze dei comuni che evidentemente hanno già deciso quasi tutti di spingere al massimo le aliquote consentite. Fra rivalutazioni catastali che continuano a manifestare i loro effetti dal 2012, aliquote in aumento al massimo, mancate garanzie di detrazioni per le abitazioni più modeste e i percettori di reddito più bassi, l’indifferenza verso chi affitta, si sta assestando un colpo micidiale al mercato immobiliare con ripercussioni sull’occupazione in edilizia, sul mercato della locazione e al valore degli immobili».

«La volontà di aggiungere aumenti di aliquote a Legge di Stabilità approvata — si aggiunge — , oltre al danno enorme derivante dall’inasprimento delle tasse si getterebbe il mondo dei piccoli proprietari di immobili nella assoluta incertezza per altre sorprese future. In 4 anni la tassazione degli immobili in Toscana è più che triplicata. Provvedano le Amministrazioni centrali, regionali e locali a far tornare i conti con effettive e serie riduzioni di spesa e intaccando sacche di privilegio, elusione ed evasione nei confronti delle quali non si interviene o ci si muove troppo timidamente. Chiederemo a tutte le associazioni della proprietà edilizia e del mondo immobiliare di reagire a queste ipotesi irragionevoli e dannose».