Firenze, 14 novembre 2013 - La piccola Sofia potrà continuare la cura a base di staminali del professor Vannoni. Il via libera alla Stamina è arrivato oggi dal tribunale civile di Livorno. Due giorni fa Caterina Ceccuti e Guido De Barros, genitori della bambina fiorentina malata di leucodistrofia metacromatica, si sono trovati davanti al collegio di giudici che questo pomeriggio hanno respinto il ricorso dell'ospedale di Brescia. La struttura sanitaria, l'unica a praticare la cura, si era opposta alla prosecuzione della terapia disposta a giugno dal giudice del lavoro che aveva accolto la richiesta della famiglia. 

Nel provvedimento, depositato oggi, si afferma anche che Sofia ha diritto alla prosecuzione delle cure senza restrizioni. 

Deve essere infatti il medico prescrittore, è stato ancora spiegato in merito al provvedimento del tribunale, a stabilire la durata della cura e il numero delle infusioni: nella legge non c'e' limitazione a un certo numero di infusioni o a un certo numero di cicli. I giudici livornesi hanno in sostanza accolto le tesi dei genitori della bambina, che erano assistiti dagli avvocati Giuseppe Conte e Roberto Cartei.


''E' andata bene, siamo molto contenti e soddisfatti per quello che riguarda la nostra battaglia - dicono Guido e Caterina, i genitori di Sofia - Ovviamente la lotta continua e continuerà il nostro impegno a fianco di tutte le famiglie che si trovano oggi a combattere questa battaglia: mettiamo a disposizione la nostra esperienza con la 'Voa Voa Onlus Amici di Sofia', per aiutare le famiglie che come noi hanno avuto una diagnosi infausta''.