Venturina (Livorno), 23 ottobre 2013 - Sotto il grido di ''Piombino non deve chiudere'', circa 2.000 lavoratori della Lucchini, compresi quelli delle imprese dell'indotto, in adesione allo sciopero di 24 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm, si ritroveranno domattina, giovedì 24 ottobre, a Venturina (Livorno) per una grande manifestazione per rivendicare il proseguimento dell'attivita' produttiva dell'acciaieria di Piombino e dire no al preannunciato stop dell'altoforno.

''Da tre anni proclamiamo, scioperi, manifestazioni e convegni - dice Vincenzo Renda, segretario provinciale Uilm di Livorno - ma ancora oggi non abbiamo ottenuto risultati. Con lo sciopero di domani intensificheremo le nostre richieste perche' il Governo acceleri risposte che facciano chiarezza sul futuro dell'acciaieria e diano un po' di serenita' al futuro di tutto il comprensorio''.

L'ultimo incontro, venerdi' scorso, al Mise, tra sindacati, istituzioni locali e sottosegretario De Vincenti non aveva dato esiti soddisfacenti: non e' stata infatti accolta la richiesta di Fim, Fiom e Uilm, tesa ad affrontare la questione dei progetti futuri con gli impianti in funzione. ''Il Governo vuole accelerare sul futuro, ma il problema e' arrivarci al futuro'', ha chiosato il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, a fianco di lavoratori e sindacati anche nell'ultimo presidio alla fortezza del Rivellino.