Livorno, 14 agosto 2013  - Le modalità di pagamento della Tares variano da Comune a Comune così come la scadenza della prima rata progota a causa degli errori nella formulazione dei modelli di pagamento e per il ritardo nel calcolo delle aliquote. Massimo Ciacchini consigliere comunale Pdl ha depositato una interpellanza urgente dove solleva un quesito sulle modalità di riscossione della Tares mediante F24. Ciacchini chiede al sindaco «se la riscossione con F24 era obbligata dalle normative nazionali e se tale prassi è stata seguita dagli altri Comuni». Segnala inoltre che «non è stato possibile lasciare tutti i moduli F24 agli uffici per le scadenze prossime e l’utente anche se correntista postale o bancario dovrà tutte le volte recarsi di persona negli uffici predetti per ogni singolo pagamento, cosa che non avveniva né con la Tia né con la Tarsu; inoltre sono anche state evidenziate frequenti anomalie perfino da chi utilizza i canali telematici per incompatibilità del nuovo modello che per ironia della sorte è denominato F24 semplificato».
La prima ondata dei pagamenti della nuova tassa sui rifiuti si dovrà esaurire entro il 19 agosto «ma altre due ondate sono preannunciate ad ottobre e dicembre. Per cui — prosegue Ciacchini — tenuto anche conto del disagio per gli operatori addetti alla riscossione, ma soprattutto per le famiglie e gli utenti in generale, delle code negli uffici e considerato che tali situazioni potrebbero ripetersi per altre due volte, non sarebbe più opportuno semplificare i dispositivi di pagamento?». Guardando quello che accade nel resto della provincia in Val di Cornia la Tares si paga con bollettino postale e la scadenza ultima è stata fissata al 31 agosto. A Portoferraio fino al 31 agosto, ma si paga col modello F24.
A Rosignano Marittimo, spiega l’assessore al bilancio Gennaro Tudisco «le prime due rate sono parametrate sulla Tarsu 2012. La prima è stata riscossa con bollettino a metà luglio. Solo a novembre l’ultima rata sarà Tares, se non cambierà qualcosa entro il 31 agosto quando il governo metterà mano alla riforma sulla tassazione degli immobili comprensiva anche di ulteriori norme sulla Tares». Conclude: «Il nostro obiettivo è comunque lasciare invariato l’importo del tributto fatti i salvi i 30 centesimi al metro quadrato che sono dovuti allo Stato nell’utima rata».
Monica Dolciotti