Livorno, 19 giugno 2013 - La guerra per accaparrarsi le navi da crociera è in pieno svolgimento: e se La Spezia ha «scippato» a Livorno una cinquantina di accosti di Royal Caribbean, i giorni scorsi hanno registrato qualche ritorno di fiamma.

Si è affacciata sul nostro porto una compagnia francese delle isole caraibiche, per una prova che potrebbe dare il via a una serie di «toccate».

Ma la notizia più positiva è venuta dall’inaugurazione, pochi giorni fa, dell’agenzia turistica «Austral» di Massimo Scali, alla cui consociata Austral Trasporto sono appoggiate molte navi: per il gruppo Royal Caribbean (compresi i marchi di lusso Celebrity Cruises e Azamara) — gruppo appoggiato all’agenzia Medov di Stefano Salvestrini — il responsabile commerciale per la Toscana del marchio americano Fabrizio Peluso ha dichiarato, presente anche Roberto Piccini presidente della Porto 2000, che «l’aver dirottato alcuni dei nostri scali a La Spezia per le note esigenze di maggiori spazi e servizi non ha inficiato il nostro lavoro su Livorno; tanto che Celebrity Cruises continua a toccare Livorno con 5 navi di lusso e guarda già alla stagione 2015 con una prospettiva di ulteriore, forte incremento sul Mediterraneo».

Lo schedule di «Celebrity Cruises» comporta scali su Livorno delle navi più alte di gamma, cioè «Equinox», «Eclipse», «Silhouette», «Solstice» e «Reflection». Navi che presentano alcune caratteristiche di lusso introvabili su altre, come ad esempio un giardino di 200 metri quadrati di vera erba verde, sul quale fare pic-nic serviti da maggiordomi in guanti bianchi... Rimane, sottolineato dagli operatori più importanti delle crociere, il problema della disponibilità di accosti e specialmente — dopo la decisione dell’Autorità portale di privilegiare le crociere sull’Alto Fondale (salvo esito dei vari ricorsi pendenti al Tar di Firenze) — dei servizi resi in banchina. Adesso c’è la garanzia dell’accosto sicuro a rendere meno aleatori i programmi delle compagnie delle crociere: ma i croceristi continuano a scender su banchine polverose ( o piene di pozzanghere, a seconda del meteo) accolti con banchetti improvvisati e nella non esaltante visione di capannoni e mezzi meccanici vetusti. Tutto si sta giocando sui tempi di effettiva realizzazione del terminal crociere tra l’Alto Fondale e la calata Orlando, la prima da liberare definitivamente dai traffici dei forestali, la seconda dai rinfusi del Terminal Calata Orlando. Come sempre ogni cambiamento sul porto va a passo di lumaca, e i ricorsi al Tar certo non aiutano. Ma le compagnie delle crociere vogliono certezze. E per il 2014 su molti programmi siamo già fuori tempo massimo.
A. F.