Rosignano (Livorno), 1 giugno 2013 - Il caso dei cani condannati a morte dal Comune di Rosignano (una sentenza è stata eseguita, l’altra no perché uno die due esemplari di pastore maremmano risulta «irreperibile») sta facendo il giro d’Italia.

La Lav ha annunciato denunce per il sindaco, il vice e i consiglieri che hanno votato il mantenimento dell’ordinanza di soppressione, mentre da Bologna è partita una raccolta di firme. Un pandemonio che si sta ritorcendo contro il sindaco Franchi e il suo vice Donati, quest’ultimo firmatario dell’ordinanza.

Ondata di reazioni anche su Facebook, sia dalle pagine dei politici di Rosignano, sia da parte di semplici cittadini che vogliono esprimere il loro parere su una vicenda di cui 'La Nazione' sta riportando ogni passaggio fin dall'inizio.

Intanto c'è anche chi raccoglie firme attraverso il web. Da Bologna è stata promossa una petizione on-line: "Una firma per salvare Tuta". Chi volesse aderire può cliccare l'indirizzo internet di 'causes' (clicca qui); nel campo della ricerca in alto a sinistra, digitare "Una firma per salvare Tuta".