Livorno, 25 ottobre 2012 - Cinque anni di Daspo a quattro tifosi individuati come autori dei cori contro Piermario Morosini, calciatore del Livorno morto per un arresto cardiaco a Pescara nello scorso campionato. Sono tifosi del Verona e i cori sono stati lanciati durante Livorno-Verona che si è giocata sabato 20 ottobre. Una partita di forte rivalità, viste anche le contrapposizioni politiche. Ma mai nessuno avrebbe pensato che la memoria di un calciatore morto in circostanze tragiche potesse venire infangata in questo modo.

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La questura di Livorno ha lavorato per giorni a fianco di quella veronese, individuando appunto quattro tifosi. Per cinque anni non potranno assistere a eventi calcistici professionistici o dei dilettanti. Per ogni evento che si svolge allo stadio di Verona, non potranno trovarsi, fino a tre ore prima e tre ore dopo, nei dintorni nello stadio o in tutti i luoghi di sosta dei tifosi. E ora l'iter giudiziario prosegue, visto che i familiari di Morosini hanno presentato querela. L'aggravante del Daspo, in questo caso, riguarda per la polizia la premeditazione del coro, cantato in uno stadio contro una tifoseria tradizionalmente rivale. Una delle persone raggiunte da Daspo aveva collezionato vari altri Daspo in diversi incontri di calcio del Verona.

LE OFFESE RIPETUTE SETTE VOLTE - I quattro tifosi del Verona identificati e denunciati dalla questura di
Livorno ai quali è stato comminato il 'daspo' hanno età compresa tra i 20 ed i 36 anni. Tre di questi sarebbero già stati tutti più volte gravati da precedenti specifici per reati commessi in ambito sportivo, nonché destinatari di analoghi provvedimenti da parte di altre questure. I quattro sono stati anche denunciati ai sensi dell'articolo 2 della legge Mancino.
Le indagini sono cominciate visionando il video della partita, richiesto a 'Sky', dove al 35' e successivamente al 40' del primo tempo di Livorno-Verona si possono sentire per sette volte i cori offensivi dei tifosi scaligeri diretti ad oltraggiare memoria del giocatore amaranto Piermario Morosini, deceduto durante Livorno-Pescara dello scorso anno.
Oltre ai cori offensivi della memoria di Morosini si possono sentire anche diversi cori dei tifosi veronesi inneggianti il fascismo.
Motti intonati più volte dai veronesi presenti in curva sud, unitamente al saluto fascista sono stati presi in considerazione per l'adozione dei provvedimenti, insieme ai cori contro la memoria di Morosini. La questura di Livorno ha inoltre ricevuto e acquisito poi agli atti, la denuncia querela dei familiari di Morosini ai sensi del'articolo 595 del codice penale (diffamazione nella forma dell'offesa alla memoria dei defunti). L'attività investigativa condotta, ancora incompleta, e in assoluta sinergia tra la Digos di Livorno e quella Verona, è tuttora in corso.

Il questore di Livorno Marcello Cardona ha reso noto infine che la polizia procederà anche nei confronti dei responsabili nella curva livornese che durante la partita avrebbero intonato un coro sulle foibe.