Livorno, 20 settembre 2012 - C’erano tutti i dipendenti della Provincia ieri mattina alla seduta del consiglio, visto che all’ordine del giorno il dibattito c’era il dibattito sull’unione dlele Province con il documento scritto dal presidente Giorgio Kutufà che ha incassato l’approvazione dei lavoratori ma non ha fatto cappotto sui voti. Il discorso accorato di Kutufà ha infatti strappato l’applauso dei dipendenti provinciali — la prima volta in tanti anni di amministrazione — ma al momento del voto lo Scudocrociato ha fatto mancare l’appoggio.

«Siamo sempre stati contrari alle Province — ha detto Marco Landi, capogruppo dell’Udc e vice presidente del consiglio — ed il mio voto è stato coerente con la posizione del partito». Strano, però, che in Comune Salvatore Capuozzo dell’Udc abbia invece approvato — e solo il giorno prima — il documento scritto dal sindaco Cosimi. Ma Landi ha il dente avvelenato: «Prima di tutto perchè solo oggi hanno discusso un’interrogazione che avevo presentato a marzo e questo dimostra l’inefficienza della macchina. Poi il disegno di accorpamento delle Province penalizza il territorio a me particolarmente caro, ovvero l’Arcipelago toscano. Ancora una volta le isola sono divise tra due Province questo dimostra che la riforma non ha come obiettivo quello del miglioramento della qualità dei servizi». Per tutto questo l’Udc ha girato il pollice sul documento di Kutufà che ha incassato invece il voto di maggioranza e opposizione, assente solo l’Idv.


Il dibattito si è consumato davanti ai dipendenti della Provincia che ieri mattina hanno assistito ai lavori del consiglio avendo convocato, per quell’ora, un’assemblea. «La nostra preoccupazione — di Paola Meneganti della Cgil — è che nessuno sta parlando di servizi e competenze. Un tavolo condiviso non c’è e l’unica rassicurazione che la delegazione trattante ha avuto è che sarà messa al corrente di qualsiasi decisione».
I dipendenti, ovviamente, sono preoccupati per il loro futuro visto che, come ha ribadito il presidente Kutufà «le persone seguiranno la suddivisione dei servizi». Ecco perché, in questo clima di incertezza, ieri mattina i dipendenti della Provincia ha fatto un presidio davanti al Palazzo Granducale prima di ascoltare le parole di Kutufà. Hanno poi fatto un giro per tutti gli uffici dell’ente e terminato la loro mattinata con una simbolica protesta che ha visto come protagonista un mangiafuoco.