Firenze, 26 giugno 2012 - IL CANE è il nostro migliore amico. E’ così che si dice da sempre, no?
Ed è vero, verissimo: ogni giorno arrivano conferme in questo senso. E’ recentissima la notizia di una bambina ricoverata in ospedale a Arezzo che ha avuto la possibilità di tenere con sé il suo amato cane, un pastore australiano di un anno: Jacky dorme nel letto ai suoi piedi, la guarda con aria adorante, la coccola e le allevia disagio e dolore. Le fa coraggio, l’aiuta a superare un brutto momento.
 

Allora: se la presenza del proprio animale è così importante da far superare barriere che fino a poco tempo fa sembravano insormontabili, perché tante storie se un cane entra in un negozio?
Qual è il timore: che possa sporcare e portare germi? Pensiamo a quanta sporcizia portiamo in giro sotto le suole delle nostre scarpe.... Se poi la paura è che l’animale possa mordere qualcuno o fare danni, allora questa è una cosa che in teoria può succedere ovunque: sarà cura del proprietario del cane tenerlo ben stretto al guinzaglio, dotarlo di museruola se è il caso, controllare che non dia fastidio alle persone e non faccia disastri.
Insomma: è soprattutto una questione di educazione.
Se si seguono le regole base dettate dal buon senso si può andare ovunque con il proprio quadrupede. La legge è dalla parte di chi ama gli animali. E noi, amanti degli animali, dobbiamo fare la nostra parte perché i nostri amici a quattro zampe possano convivere felicemente con tutti e in ogni luogo.

Patrizia Lucignani