Livorno, 29 maggio 2012 - Alla Cala del Leone gli ombrelloni della società Solaris (o di altre) non ci possono stare. O meglio: nessun privato può esercitare l'attività di noleggio delle strutture in quell'area. La decisione è arrivata dall'Ufficio Demanio del Comune con la Capitaneria di porto di Livorno. In sintesi: la Cala del Leone è un'area pubblica, quindi l'ufficio Demanio del Comune di Livorno sta ora predisponendo l'atto di ingiunzione verso la società Solaris che ha occupato la zona perché provveda a rimuovere tutto il materiale entro 24 ore.

Come si ricorderà, la possibilità che la spiaggia venisse privatizzata aveva fatto insorgere molti bagnanti. E' davvero l'ultimo baluardo per chi ama fare il bagno nella natura selvaggia: la Cala del Leone, sotto lo stupendo Castel Sonnino, rimane un tratto incontaminato. Che nei giorni d'estate è affollato di bagnanti, soprattutto giovani e giovanissimi.

Non è semplice da raggiungere: serve camminare su un sentiero ripido, che scende dalla strada fino al mare. L'ultimo tratto non ha sentiero, si cammina direttamente sugli scogli e chi ha difficoltà o non è troppo agile rischia di farsi male. Per questo la spiaggia è diventata meta soprattutto dei giovani, di chi è insomma abbastanza atletico da scendere e risalire senza problemi.

Ma che ne pensano i puristi della Cala del Leone, quelli che da anni vanno in quel luogo incontaminato? Una valanga di commenti contrari alla privatizzazione spuntano su Facebook. Nessuno vuole ombrelloni o stabilimenti balneari alla Cala del Leone, che per molti deve rimanere così com'è.

Ieri la decisione finale: la Cala del Leone è un'area pubblica.