Livorno, 28 aprile 2012 - Il governo Monti e lo spread sono temi un po’ lontani per lui, che da giovane imprenditore incontra i dirigenti delle aziende della Silicon Valley, tastando il polso ai mercati statunitensi. Marco Benvenuti, 36 anni, livornese doc, da dieci anni a Las Vegas, è tra i fondatori di una delle startup del momento in Usa.

La Duetto Research, con base a San Francisco, ha raccolto dagli investitori oltre due milioni di dollari. «Soldi che serviranno a lanciare la nostra idea: realizzare software che facciano incontrare domanda e offerta in campo turistico». Benvenuti, figlio dell’ex sindaco di Livorno Roberto, scomparso nel 2010, ha lavorato negli immensi casinò-albeghi da migliaia di camere. Intuendo l’importanza, per strutture di questa portata, di intercettare i flussi turistici e ottimizzare le risorse.

Un livornese atipico, che rispetto ad altri coetanei non ha avuto problemi a lasciare il mare e il sole dei Quattro Mori per cercare nuove avventure lavorative. Pur rischiose.

L’attenzione per la sua azienda non è sfuggita a techcrunch.com, Bibbia delle startup e della New Economy. Cosa significa essere citati da questo portale?
«Significa non essere più una delle tante startup con un’idea e un sogno, ma avere la possibilità di testare il progetto sul mercato».
Qual è l’idea avuta con i co-fondatori di Duetto, Patrick Bosworth e Craig Weissman?
«Vogliamo far incontrare domanda e offerta nel settore viaggi e turismo, creando applicazioni gestionali che aiutino le strutture turistiche a ottimizzare le risorse. Evitando che le camere restino invendute alla fine della giornata».
Con quali strumenti una struttura può ottimizzare le risorse?
«Con un alto flusso di dati di ogni tipo riguardanti il settore turistico. Più dati si hanno e migliori previsioni possono essere realizzate. In questo modo anche un grand hotel può reagire più velocemente alla domanda».
E’ vero che siete riusciti a raccogliere oltre due milioni di dollari?
«Sì, è così che hanno iniziato a parlare di noi. Una buona startup riesce a raccogliere tra i cinquecentomila dollari e il milione dal venture capital. La nostra idea invece è piaciuta a tal punto da sfondare un ideale tetto medio, con investitori come Trinity Venture e Mark Benioff (l’inventore di salesforce.com, che ha introdotto il concetto della “nuvola” di dati che segue l’utente su pc e palmari, ndr)».
Lei è un cervello in fuga: cosa l’ha spinta dieci anni fa a lasciare l’Italia?
«Frequentavo Scienze politiche ma non vedevo sbocchi per me. Mi sono voluto lasciare alle spalle l’Italia delle raccomandazioni, l’Italia che mette i giovani in un angolo e nella quale non avrei mai trovato l’opportunità che adesso ho qui negli Usa. Certo ho il grande rimpianto di non poter realizzare la mia idea in Italia».

Francesco Marinari