Livorno, 23 marzo 2012 - Finisce in archivio l'inchiesta per finanziamento illecito che vedeva indagato Massimo D'Alema per i voli della compagnia Rotkopf. Lo ha deciso il gip Elvira Tamburelli che ha accolto una richiesta, avanzata lo scorso novembre, dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini. La notizia dell'archiviazione è stata confermata dall'avvocato di D'Alema, Gianluca Luongo. D'Alema era indagato per avere usufruito di cinque passaggi aerei gratuiti, per un valore di circa 7mila euro, a bordo dei Cessna della Rotkopf Aviation, la compagnia low cost di Viscardo e Riccardo Paganelli finita nell'occhio del ciclone per l'indagine sulla gara Enac per i voli per l'Isola d'Elba.

 


D'Alema, sentito a metà ottobre dai pm, aveva spiegato di aver utilizzato un servizio offerto da Morichini senza immaginare che dietro potesse esserci qualcosa di sospetto o di illecito. Nel sollecitare l'archiviazione per carenza dell'elemento soggettivo dall'accusa di finanziamento a un singolo parlamentare, la procura si era convinta alla fine che l'esponente Pd si fosse limitato a beneficiare di questi voli accettando l'offerta di un suo personale amico e senza avere consapevolezza dell'irregolarità nell'utilizzo di quei passaggi 'low cost'. Gli inquirenti, poi, avevano tenuto conto del beneficio irrisorio (circa 7mila euro) che avrebbe ricavato D'Alema, somma peraltro da lui stesso saldata una volta appreso che il conto era ancora aperto.

 

Nell'ambito di questa vicenda, due settimane fa i titolari della Rotkopf hanno patteggiato la pena davanti al gup Annamaria Nicotra: un anno e quattro mesi di reclusione per Viscardo Paganelli, undici mesi per il figlio Riccardo. L'accusa era quella di corruzione sull'appalto Enac per i voli tra l'Isola d'Elba, Firenze e Pisa. Stando all'ipotesi della procura, i due Paganelli avrebbero corrotto con 40mila euro l'ex consigliere di amministrazione dell'Ente, nonché ex responsabile nazionale per il trasporto aereo del Pd, Franco Pronzato, per ottenere il certificato necessario per partecipare alla gara per l'assegnazione dei collegamenti con l'Isola d'Elba. Quella tangente - sempre secondo l'accusa - sarebbe stata poi divisa a metà con Morichini.