Firenze, 20 marzo 2012 - Dopo il caso di 'Holy War', spunta un altro sito, 'Stormfront', e un'altra lista che questa volta include gli indirizzi e i numeri di telefono di attività attribuite a cittadini italiani di origine ebraica.


Il sito di Holy War, su cui sta indagando la digos di Firenze, raccoglie una serie di cognomi di privati cittadini catalogati come 'cognomi spagnoli a Livorno'. In questo caso invece si tratta del forum del sito 'Stormfront', nel quale vengono indicati tutti gli indirizzi delle comunità ebraiche presenti in Italia, compresi quelli di negozi, scuole e associazioni. A Livorno, definita 'Livorno ebraica', vengono indicati gli indirizzi della Comunità ebraica, di una scuola materna e di una macelleria kasher.


Il presidente della Comunità ebraica livornese Samuel Zarrugh paragona questi siti alla propaganda nazista: ''Questi siti sono come la propaganda di Goebbels e armano le mani di chi poi compie stragi e attentati. Secondo me - osserva Zarrugh - dovrebbero essere tutti oscurati. E a livello internazionale serve una normativa che funzioni come quella contro la pedofilia. Se non vogliamo piangere dopo, dobbiamo intervenire prima''.

 

Invita a non creare allarmismi invece il procuratore di Firenze. Antisemitismo in Toscana? ''Ci sono episodi ma non lo consideriamo un fatto allarmante. ''Noi seguiamo questi fenomeni con grandissima attenzione - ha spiegato - tenendo presente la fortunata collocazione e la fortunata dimensione socioculturale della nostra regione, e anche se si sono verificati a Firenze alcuni episodi che possono far temere un qualcosa che ci spinga verso un fenomeno latamente inteso come razzista, dal punto di vista del mio ufficio dico che ci sono episodi ma non lo consideriamo un fatto allarmante''.