Castiglioncello, 17 febbraio 2012 - Christian Wulff, presidente della Repubblica Federale tedesca, torna dal viaggio di stato in Italia e si dimette. “Ho fatto degli errori”, ammette nella breve conferenza stampa davanti al Castello Bellevue. Le sue sventure erano iniziate proprio nel belpaese: in Toscana, a Castiglioncello, più precisamente tra Campolecciano e Chioma al numero 1143 di villa Aurelia.

IL SOGGIORNO TOSCANA 'OFFERTO'  DALL'AMICO IMPRENDITORE - Tutto cominciò proprio nella località balneare sulla costa tirrenica dove l’ancora presidente dei ministri della Bassa Sassonia decise di trascorrere la luna di miele con la neo consorte Bettina. In quell’occasione fu ospite nella villa del manager tedesco Wolf Dieter Baumgartl, sconosciuto in Toscana, ma non certo in Germania. Baumgartl è oggi presidente del consiglio di sorveglianza della Talanx, terzo gruppo assicurativo nel paese tedesco e undicesimo in Europa. Per la vacanza Wulff non avrebbe speso nemmeno un euro. L’episodio, ricorda il giornale tedesco Die Zeit, fu particolarmente significativo: per la prima volta uno dei suoi soggiorni, nelle case di manager suoi amici, è stato messo in relazione con il suo ruolo di politico.

LE ALTRE ACCUSE - Ma le accuse non sono finite qui. Secondo Bild.de, il Bundespräsident si era comprato una nuova casa facendosi prestare mezzo milione di euro a bassi interessi dalla moglie di un imprenditore amico e occultando l’intreccio ai controlli parlamentari. Al maxi prestito si sarebbero aggiunti regali di ogni tipo: dagli sconti per viaggi privati su rotte intercontinentali alle vacanze di lusso in ville e alberghi di amici, compresa la settimana al mare a Castiglioncello con la moglie. E ancora: un conto di 42.000 euro per la pubblicità di un suo libro elettorale, sponsorizzazione di convegni politici. Non poteva mancare l’automobile regalata al figlio dal concessionario Audi e gli abiti prestati gratis alla consorte da celebri stilisti.

E LA STAMPA TEDESCA BACCHETTA IL QUIRINALE - Wulff fa ammenda e dice di essesi voluto dimettersi perché non sente più la fiducia della popolazione mentre punta il dito contro l'accanimento mediatico. La stampa tedesca, d'altra parte non perdona. Non mancano frecciate sull'accoglienza italiana. Sul bavarese Augsburger - Allgemeiner per esempio si critica il Quirinale che riceve con onori e rispetto chi invece non li merita proprio oltre allo stesso Wullf che viene in Italia per sfuggire ai guai di casa propria.

Elisabetta Terigi