Livorno, 16 febbraio 2012 - Non sempre possiamo dormire sonni tranquilli. Ne sa qualcosa il signor Pasquale Riccio, originario di Rosignano, titolare di una attività commerciale in piazza Cavalotti, costretto a presentare denuncia-querela contro il ragionier R. S. con studio in via Grande, al quale si era rivolto dal 2001 al 2008 come consulente fiscale. Ad assistere Riccio è l’avvocato Andrea Morini. Tra Irap, Iva, Ici e Irpef non sono stati versate (pur consegnate) parecchie migliaia di euro. Equitalia ha così inviato un lettera a Riccio per comunicargli l’iscrizione, in data 9 ottobre 2009, di ipoteca legale sui suoi immobili per 82.873,58 euro. In caso di ulteriore mancato pagamento scatterà l’espropriazione forzata.

 

Fatto sta che Riccio alla fine dei conti, se non ci saranno sorprese negative, deve 41.942. Si legge nell’atto di denuncia: «In ragione di quanto espresso finora, appare manifesta per un verso l’entità del danno patrimoniale determinato a carico di Riccio; per un altro verso l’ingiustizia dello stesso posto che la detta posizione debitoria a carico del signor Riccio risulta evidentemente essere stata cagionata dalla negligente ovvero dolosa condotta del ragioniere.
 

 

«Questo ragioniere — precisa l’avvocato Morini — dal 2010 al 2011 prese contatti con un altro studio legale al quale Riccio si era rivolto, riconoscendo la propria responsabilità anche con lettere e mail, manifestando la volontà di rimediare al danno causato senza tuttavia mai arrivare a serie e concrete proposta di restituzione delle somme indebitamente sottratte». I tentativi di prendere tempo sono proseguiti anche con l’avvocato Morini come dimostra l’ulteriore corrispondenza per mail.

 

Di qui l’invio il 16 novembre 2011 al ragioniere dell’atto di messa in mora per il risarcimento civile dei danni causati a Riccio e pochi fa giorni la denuncia querela. L’avvocato Morini conclude: «Abbiamo scritto all’Ufficio delle entrate, al Comune e ad Equitalia per segnalare i danni subiti dal mio assistito, ma oltre alla umana comprensione non abbiamo ottenuto altro. La macchina della riscossione coatta dei tributi non pagati è entrata in moto e per ora non si ferma».