Livorno, 11 settembre 2011 - «NO, NON SONO arrivate offerte, nonostante la cifra fortemente ribassata. Le uniche offerte sono per terreni di minor valore. Ora aspettiamo che il sindaco torni dalle ferie per valutare il da farsi. Che potrebbe essere o una terza asta o la trattativa libera: è tutto da studiare...». Nessuno vuole La Capannina. Nessuno vuole il ristorante delle «pentole d’oro».

 

Non a queste cifre. Né a 690mila euro, base della prima asta del 12 ottobre scorso andata deserta. Né a 410mila euro, base della seconda asta prevista martedì prossimo, per la quale le offerte sarebbero dovute arrivare entro giovedì 8 settembre. Non ne è arrivata neanche una, come risponde Luca Simoncini, assessore al patrimonio. Neanche un’offerta, nonostante le «pentole d’oro» comprese nella base d’asta fortemente ribassata, per il ristorante di Castiglioncello sul lungomare di via Livorno che un anno e mezzo fa fu al centro di clamorose polemiche, e pure di una visita in Comune dei carabinieri dopo la nostra inchiesta che raccontò dell’acquisto da parte del Comune stesso — con iter partito poco prima della scadenza della giunta Nenci, determinazione del 28 maggio 2009 — del pentolame usato, ramaioli e forchettoni, alla modica cifra di 54mila euro, Iva compresa. Comprato da Susanna Brigiotti, che ha gestito il ristorante fino al 17 gennaio 2009 e che propose l’acquisto dell’attrezzatura.

LA VALUTAZIONE di pentole, arredi e attrezzature vecchissimi — ricostruiamo la vicenda — risulta dall’atto del 12 marzo 2009 con cui il Comune, vista la stima massima dei beni «fissata presuntivamente in 70.122, 38 euro» e una stima totale dei beni «considerati nelle attuali condizioni» fissata «presuntivamente in 41.745 euro», lanciava la proposta forfettaria di 45mila euro più Iva. Ne nacque una battaglia politica con Rds che nel febbraio e nell’aprile 2010 presentò interpellanze per conoscere i criteri di stima. Dopo aver speso 54mila euro, la giunta mise in vendita il ristorante. Prima a 690mila euro, poi a 410mila. Ma non sono andate deserte solo le offerte per La Capannina. Nelle alienazione degli immobili su cui il Comune più puntava per fare cassa, anche l’ex biblioteca di via del Popolo a Rosignano Solvay. Nella prima asta di ottobre la base era di un milione 180mila euro, in quella prevista martedì prossimo la base era scesa a 950mila. Nessuno si è fatto avanti anche stavolta.