Livorno, 18 settembre 2010 - All'inizio della gara di serie B tra il Livorno e il Portogruaro era previsto un minuto di silenzio per il tenente Alessandro Romani, l'incursore del 'Col Moschin' ucciso ieri in Afghanistan. Ma i fischi di alcune decine di tifosi della squadra amaranto, sollevatisi dal settore della curva nord, hanno interrotto il momento di ricordo. La reazione più diretta è arrivata dal resto dello stadio, che ha cercato di coprire il rumore facendo scattare un lungo applauso.

 

Immediata la reazione del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, che ieri sera aveva telefonato al comandante del Col Moschin Giuseppe Faraglia per esprimergli la vicinanza della città: ''Sono persone che non hanno il senso del rispetto della vita umana - dice - Perché si può anche non condividere la scelta politica delle missioni di pace ma non si può non rispettare una vita umana. Di un cittadino livornese, oltretutto, che è morto nella convinzione di assolvere il proprio dovere. Io provengo da un'associazione di pace e so perfettamente come si opera e ci si comporta in queste occasioni. Ho parlato con il comandante del Col Moschin e gli ho detto che la città è a completa disposizione. La verità è che queste persone devono smettere di fischiare''.