Livorno, 10 aprile 2010 - DEL NUOVO Centro ancora c’è traccia. Almeno questa è l’opinione di alcuni degli esercenti della zona di Salviano. Tante ruspe, cantieri aperti, palazzi che vengono su come funghi, ma il bel progetto sbandierato ai quattro venti dall’amministrazione comunale ancora stenta a prendere forma. Ci vorranno ancora anni per vedere la mega-piazza con fontana, mentre l’area residenziale di «Salviano 2» dovrebbe vedere la sua ultimazione nel giro di qualche mese. Il Borgo di Magrignano, infatti, cresce a vista d’occhio e gli edifici si fanno largo tra quelli che un tempo erano gli orti della città. La zona è un vero e proprio cantiere aperto, ma non sembra creare troppi disagi alla gente del posto. Almeno non a tutti, perché tra questi c’è anche chi ha subito un danno notevole. Come Francesco Freschi e Marco Giudici, che gestiscono il distributore di benzina in via di Salviano, proprio all’angolo con via di Magrignano. «Subito dopo Befana — spiega Freschi, gestore delle pompe di carburante da 11 anni — ho visto cessare di punto in bianco il traffico. Ho pensato subito ad un incidente, visto che da quando la strada è tornata a doppio senso di marcia è facile imbattersi in ingorghi di questo genere. Mi sono affacciato e con grande sorpresa ho visto squadre di operai che chiudevano la circolazione tra via dei Pelaghi e via Costanza, tagliandomi fuori del tutto dal passaggio di auto e mezzi a due ruote. E senza neanche esser stato avvisato».
 

TALE CHIUSURA si era resa necessaria per completare l’allaccio del Borgo di Magrignano alle condutture di acqua e gas. «Siamo stati chiusi per tre settimane — sottolinea Freschi —, per fortuna che in quel periodo sono riuscito a trovare un impiego come giardiniere... Alla fine mi è andata abbastanza bene e questi poveri disgraziati che abitano nei nuovi palazzi hanno finalmente ottenuto gli allacci. Molti di loro sono dovuti entrare nelle nuove case senza avere acqua e gas a disposizione: come si fa a vivere in queste condizioni?». Altri problemi, però, non sembrano esserci. «Cose di routine, qualche furto negli appartamenti e poco altro. Sai, qui abitano persone con diversi soldini e ciclicamente i ladri fanno una visitina. Colpiscono e poi per 2-3 anni non si fanno più vedere in giro. Salviano resta comunque una zona di grande attrattiva perché lontana dal caos dell’attuale centro, ma tutto sommato non mi sembra che il quartiere abbia subito grossi cambiamenti pur con queste nuove abitazioni».
 

«A BREVE dovrebbero consegnare nuovi appartamenti — ci dice Silvana Marrucci, che aiuta la figlia nella gestione del negozio di orto-frutta — ma per dare un volto nuovo alla zona dovremo aspettare ancora un bel po’. Questo non è un quartiere con grossi problemi di delinquenza o spaccio di droga. Però ogni tanto qualche episodio avviene, come nel resto della città. Proprio l’altro giorno due ragazzini in motorino hanno scippato la borsa a mia cognata mentre era in bicicletta: per fortuna se l’è cavata solo con tanto spavento, se fosse caduta per terra avrebbe potuto correre rischi maggiori. Più che altro a spaventarmi è la crisi che ha colpito tutti e della quale non se ne intravvede una via d’uscita».